Roma, 6 nov. - Oltre 150 formatori, docenti universitari e operatori provenienti da 15 Paesi di tutto il mondo si sono dati appuntamento a Napoli a fine ottobre per il primo Congresso Mondiale della Trasformazione Educativa, che arriva per la prima volta in Italia dopo le precedenti tre tappe in Europa e America. Al centro della riflessione la "cura, bellezza e sogni". Questo il claim degli incontri, analizzato con un approccio psicanalitico da studiosi di Italia, Giappone, Brasile, Portogallo, Messico, Colombia, Germania, Uruguay, Argentina, Peru', Cile, Svizzera e Ungheria.
Ha partecipato alla presentazione del primo congresso della trasformazione educativa il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha aggiunto: "Occorre lavorare nelle fragilita', nei luoghi della devianza e della sofferenza, provando a dimostrare alle persone che hanno difficolta' che c'e' un'alternativa, che cultura e bellezza hanno una forza e una potenza maggiore della violenza e delle pistole". De Magistris ha ricordato l'importanza "di ospitare quest'iniziativa di respiro internazionale a Napoli, la citta' europea con il maggior numero di bambini in tutta Europa e nella quale, quindi, ogni investimento pedagogico e' necessario".
Il congresso e' stato organizzato dall'associazione no profit Maestri di Strada, in collaborazione con l'ateneo federiciano e universita' messicane. L'obiettivo dei maestri di strada durante la tre giorni e' stato quello di "creare un manifesto dell'educazione riflessiva, quale paradigma pedagogico adatto alle contraddizioni del mondo ipermoderno in cui viviamo insieme ai nostri giovani. Esiste- ha ricordato il presidente di Maestri di Strada, Cesare Moreno- un vasto movimento di pensiero che racconta ai giovani un mondo in cui ci sia posto per loro e che considera l'educazione il bene comune per eccellenza. Per questo, dobbiamo coinvolgere docenti, educatori, genitori, uomini di cultura e ricercatori in una riflessione nuova sul senso dell'educazione e della scuola, nella speranza che ciascuno trovi dentro di se' i motivi e l'energia per opporre una resistenza umana al dilagare del degrado della vita civile come oggi ci viene proposto dai poteri dominanti".
Tanti educatori sono arrivati a Napoli dal Messico "per condividere idee, progetti ed esperienze- ha aggiunto Marco Eduardo Murueta, coordinatore generale del Consiglio messicano Trasformazione Educativa-. Durante il congresso abbiamo dato vita al Consiglio mondiale della Trasformazione Educativa che garantira' continuita' a un grande progetto alternativo teso ad attivare dinamiche cooperative e di autogestione che sono assenti nell'educazione tradizionale".
(Wel/ Dire)