Universita' Pisa e Torino su comportamenti ludici gorilla e scimpanze'
Roma, 27 mar. - Dimmi come giochi e ti diro' chi sei e, soprattutto, come stai con gli altri. Il gioco e' infatti una cartina di tornasole fondamentale per comprendere la qualita' delle relazioni che legano gli individui fra loro. A svelare i risvolti sociali dei comportamenti ludici arriva una nuova ricerca di un team di etologi delle Universita' di Pisa e Torino appena pubblicata sulla rivista 'PlosOne'. Giada Cordoni, Ivan Norscia, Maria Bobbio ed Elisabetta Palagi hanno studiato come giocano scimpanze' e gorilla, due specie che condividono con noi il 98-99% del Dna e che rappresentano un ottimo modello per capire qualcosa di piu' anche sull'evoluzione del nostro comportamento.
La fase sperimentale del lavoro si e' svolta in Francia, nello ZooParc de Beauval a St. Aignan sur Cher, dove i ricercatori per tre mesi hanno osservato le colonie di 15 scimpanze' e 11 gorilla e stilando dei report giornalieri. "Abbiamo messo in relazione il gioco con la propensione a costruire rapporti attraverso comportamenti di affiliazione e supporto- racconta Elisabetta Palagi del Museo di Storia Naturale dell'Universita' di Pisa- quello che e' emerso e' che gorilla e scimpanze' sono profondamente diversi per l'organizzazione sociale e il modo di creare amicizie e alleanze".
Da un lato c'e' quindi la societa' degli scimpanze', unita e coesa, dove i soggetti hanno molti contatti affiliativi come ad esempio la pulizia reciproca (il cosiddetto 'grooming'). Questo si rispecchia in sessioni di gioco allargate che coinvolgono molti membri del gruppo, giovani e adulti, e sebbene ci possano essere momenti concitati il gioco raramente sfocia in situazioni di vero scontro. La societa' dei gorilla invece e' organizzata ad harem: le femmine stanno semplicemente vicine al maschio, ma senza mostrare particolari interazioni sociali. In questo caso a giocare sono soltanto i giovani gorilla, mentre gli adulti non lo fanno praticamente mai.
Nonostante poi le sessioni ludiche nei gorilla siano molto caute ed equilibrate, e' molto piu' probabile che il gioco di lotta si trasformi in un vero e proprio conflitto aperto. "Il gioco e' un comportamento attraverso cui si costruiscono legami sociali che possono durare nel tempo non saper giocare di fatto ostacola la formazione di relazioni positive e la capacita' di mantenerle. Nell'uomo, unendo l'approccio etologico naturalistico a quello psicologico, sarebbe interessante capire se chi e' piu' competente nel gioco da bambino o ha semplicemente avuto piu' opportunita' di giocare- conclude Elisabetta Palagi- e' anche un adulto socialmente piu' competente ed integrato".
(Wel/ Dire)