Castelli: Necessaria per poterli sostenerli in un periodo critico
Roma, 22 mag. - Per un genitore accettare un figlio con compromessa capacita' motoria o neurologica non e' semplice. Viene offerto dal nosocomio un sostegno psicologico a mamma e papa'? Ne ha parlato, intervistato dalla Dire, il professor Enrico Castelli, responsabile del Servizio di Neuroriabilitazione al Bambino Gesu' di Palidoro (Fiumicino).
"L'aspetto psicologico in riabilitazione e' necessariamente affrontato da un team multidisciplinare. Non e' possibile che una persona da sola possa essere in grado di coprire tutte le necessita', che il bambino puo' avere in conseguenza di un danno neurologico. Forniamo inoltre assistenza psicologica ai genitori necessaria per poterli sostenerli in un periodo critico, supportando le normali reazioni che i familiari possono naturalmente avere- ha detto ancora Castelli- Siccome ci occupiamo in particola modo di bambini post-acuti, i genitori si rendono conto solo dopo che arrivano da noi che la vita del proprio figlio e' cambiata e anche la loro. Subito dopo la diagnosi si originano reazioni psicologiche che noi conosciamo e sappiamo gestire grazie al supporto degli infermieri, medici e psicologi del Bambino Gesu'. Ci vuole tempo, anche nell'ordine di qualche anno, per ritrovare una condizione di equilibrio all'interno del nucleo familiare. Inoltre, nel nostro policlinico diamo alle famiglie dei nostri pazienti un servizio di counseling che offre consigli concreti perche' gia' essere genitori e' difficile nel caso di un bambino con disabilita' e' difficilissimo".
(Wel/ Dire)