Roma, all'Eliseo il festival del Teatro patologico
Per i 40 anni della legge Basaglia, dal 4 al 14 ottobre
Roma, 8 mag. - Legato su un letto di contenzione e trasportato per le strade di Roma, dal Campidoglio al Teatro Eliseo di via Nazionale. È il flashmob ideato e messo in scena da Dario D'Ambrosi e dai ragazzi della compagnia del Teatro patologico, di cui e' direttore, per ricordare i 40 anni della Legge Basaglia, che nel 1978 rese l'Italia il primo Paese al mondo a chiudere definitivamente i manicomi: in occasione dell'anniversario, dal 4 al 14 ottobre l'Eliseo ospitera' il Festival del Teatro patologico, con un fitto calendario di incontri e spettacoli. Ed e' proprio una processione per la liberazione del malato quella inscenata dai ragazzi nelle vie della Capitale, diretti dal maestro Francesco Santalucia, intorno all'interpretazione di D'Ambrosi, nei panni di un folle uscito da un manicomio che viene picchiato e immobilizzato. Ad anticipare l'esibizione per lanciare l'iniziativa autunnale, e' stata una conferenza organizzata in Campidoglio alla presenza della sindaca di Roma, Virginia Raggi.
"Per dieci giorni consecutivi, dal 4 al 14 ottobre, il Teatro Eliseo ospitera' il festival del teatro patologico dal titolo '1978, Legge 180 - 2018 illusioni, sogni, speranze'- ha detto D'Ambrosi in conferenza stampa- Ci sara' un fitto calendario tra spettacoli, concerti, mostre e convegni che affronteranno i quarant'anni della Legge Basaglia e l'importanza del teatro terapia".
"Abbiamo un'eccellenza a Roma che e' il Teatro patologico, non un semplice teatro ma un progetto importantissimo con l'Universita' di Tor Vergata di un teatro emozionale che integra tutte le persone all'interno di un progetto di recitazione per un processo di crescita e integrazione nella societa'", ha sottolineato Raggi. "Un grandissimo vanto che con grande orgoglio possiamo dire di ospitare a Roma. Vogliamo spingere questa esperienza a esprimere tutte le sue potenzialita', e vedere questi ragazzi andare in giro per il mondo per i loro spettacoli va proprio in questa direzione: continuate cosi'".
(Wel/ Dire)
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