Roma, 24 lug. - "Le crisi di coppia ci sono anche durante l'inverno, quando pero' gli impegni distraggono dalle conflittualita' e si ha sovente l'impressione che la causa del disaccordo si nasconda nella routine e nello stress della vita quotidiana. D'estate invece i difetti del partner diventano piu' evidenti e riemerge tutto cio' che durante il periodo invernale e' rimasto sopito", spiega lo psicologo Stefano Benemeglio, padre delle Discipline Analogiche direttore scientifico dell'Universita' Popolare delle Discipline Analogiche (UPDA).
"In questo periodo riceviamo moltissime richieste di consulenza da parte di coppie che stanno attraversando un periodo di difficolta' o da parte di un membro della coppia che chiede una consulenza per salvare la propria relazione", aggiunge lo psicologo.
In realta' la crisi di coppia inizia molto prima dell'estate ed e' solo la maggiore disponibilita' di tempo a far riflettere e a far scoppiare la scintilla del disaccordo. Secondo quanto rilevato dall'Universita' Popolare 'Stefano Benemeglio' delle Discipline Analogiche, a luglio si litiga di piu' soprattutto a causa delle opposte esigenze di uomini e donne e dell'incapacita' di gestire le differenze di genere.
"Sotto l'ombrellone le donne vengono da Venere, gli uomini da Marte", commenta Samuela Stano, presidente dell'Universita' Popolare delle Discipline Analogiche, che ha potuto rilevare come il 72% delle donne ama stare sotto il sole oltre 5 ore al giorno, mentre due terzi degli uomini degli uomini resiste appena 3 ore.
"Per il 36% delle donne prendere il sole e' come fare una cura di bellezza, per il 21% e' l'occasione per apparire piu' giovani e per il 19% un modo per rilassarsi. Ma il 34% degli uomini si annoia, il 25% preferisce andare a nuotare o comunque stare in acqua, il 22% fare sport", sottolinea Stano. Insomma tra preferenze inconciliabili, incomprensioni e litigi, la coppia a luglio va alla deriva. Sotto l'ombrellone si finisce per litigare in 7 casi su 10 e quello che sarebbe potuto essere un paradiso si trasforma in un piccolo inferno sotto il sole.
"Per chi aveva gia' problemi durante l'anno, l'arrivo dell'estate puo' addirittura significare la fine della coppia, perche' le giornate di permanenza prolungata sotto lo stesso tetto acuiscono tensioni accumulate nel tempo e i dissidi preesistenti, sostiene Benemeglio.
Il fatto e' che poi alla fine in vacanza lui e lei si ritrovano divisi su tutto, con lei che vorrebbe chiacchierare e lui che scompare dietro ad un pallone, lei che vorrebbe un po' di coccole e lui che si perde con lo sguardo dietro alla vicina d'ombrellone.
Molto spesso la crisi e' scatenata della "Sindrome di Romeo e Giulietta", denominazione che deriva dal fatto che Romeo e Giulietta, pur amandosi reciprocamente senza limiti, non hanno saputo gestire le difficolta' provenienti da terzi: gli ostacoli parentali che non hanno permesso ai due di coronare i loro sogni. "La sindrome in questione, manifesta appunto, un fallimento nella gestione degli ostacoli", evidenzia Benemeglio.
Altre volte a causare i conflitti e' invece la "Sindrome di Dante e Beatrice", che porta l'individuo a sentirsi incapace di conquistare il proprio sogno perche' si autopercepisce come non all'altezza dal punto di vista delle sue capacita' seduttive legate all'essere maschio o femmina. "Essi incarnano spesso la figura con la maschera del super-uomo e della super-donna per compensare la loro autopercezione di sentirsi poco maschi o poco femmine", conclude Benemeglio.
(Wel/ Dire)