Roma, 24 lug. - 'L'arte dell'ascolto', e' questo il titolo del prossimo convegno nazionale dell'Istituto Claude Chassagny di Milano, in programma a Verona il 21 settembre.
"L'obiettivo e' riflettere sulla delicata tematica dei conflitti e delle rotture terapeutiche, ovvero tutte quelle situazioni in cui le terapie riabilitative subiscono un arresto o un fallimento. Proponiamo una riflessione sul tema dell'ascolto all'interno di un rapporto di 'cura'", scrive Marina Steffenoni, presidente dell'Istituto, psicologa e psicoterapeuta.
Ascoltare non e' solo "udire", e' "aprire uno spazio di comunicazione, e' permettere all'Altro di accompagnarlo in un terreno sconosciuto, e' guardare con curiosita' gli eventi che accadono, a volte sorprendenti, con un atteggiamento che non dia tutto per gia' conosciuto e spiegato. Negli anni l'Istituto Chassagny si e' impegnato a diffondere un nuovo modello terapeutico in cui e' privilegiato l'incontro con il bambino in quanto soggetto, prima dell'incontro con il sintomo e con la patologia". Partecipera' Marinella Sclavi, etnografia Urbana e antropologia Culturale alla Facolta' di Architettura del Politecnico di Milano, e parlera' di autoconsapevolezza emozionale, ovvero della possibilita' che le emozioni possano guidare e arricchire la percezione della realta'. "Allenarsi a un ascolto attivo, implica impratichirsi, diventare competenti in autoconsapevolezza emozionale e nella gestione creativa del conflitto. Osservare in questa prospettiva prevede che si esca da un atteggiamento difensivo-offensivo, per adottarne uno esplorativo".
Per Sclavi, come esperta di gestione creativa dei conflitti, "la soluzione non sta solo in un atteggiamento morbido, remissivo o in quello duro, intransigente- conclude Steffenoni- ma in una 'terza opzione possibile', l'ottica creativa, che cambia il gioco ed e' in grado di aprire, come recita il titolo del suo libro, altri 'mondi possibili'".
Il congresso nazionale rilascia 8 crediti Ecm per logopedisti, fisioterapisti, neuropsichiatri infantili, terap. occupazionali, educatori, insegnanti, psicologi, psicopedagogisti e neuropsicomotricisti.
(Wel/ Dire)