Da Regione 6,4 mln per 280 posti letto in tutte le Ulss
Roma, 5 giu. - In Veneto nascono le residenze socio sanitarie per pazienti psichiatrici lungoassistiti con elevato fabbisogno assistenziale. I posti letto saranno in totale 280, distribuiti tra tutte le Ulss, e la spesa a carico della Regione sara' di 6,4 milioni di euro. Di fatto, le nuove strutture andranno a sostituire i reparti di Rsa per lungodegenti. Lo ha deciso la giunta regionale, approvando la programmazione 2018 del sistema di offerta residenziale extraospedaliera per la salute mentale.
Misura che ora dovra' essere analizzata dalla competente commissione consiliare per l'obbligatoria espressione del parere.
Complessivamente l'offerta di posti letto in Veneto ammonta a 2.048, di cui 88 nell'Ulss 1 Dolomiti, 365 nell'Ulss 2 Marca Trevigiana, 271 nella 3 Serenissima, 90 nella 4 Veneto Orientale, 105 nella 5 Polesan, 390 nella 6 Euganea, 152 nella 7 Pedemontana, 205 nella 8 Berica e 382 nella 9 Scaligera. Rimane invariata la quota di assistenza, coperta al 60% dalla Regione e al 40% dal sociale, ovvero dalle famiglie o, nei casi in cui non c'e' la necessaria disponibilita' economica, dai Comuni. Il programma introduce anche un'altra nuova tipologia di struttura, ovvero i cosiddetti "appartamenti supportati", nuclei abitativi integrati con il territorio dove operano educatori e operatori sociali, con il sostegno delle associazioni di volontariato.
Queste strutture permetteranno una "tipologia assistenziale leggera", che mirera' ad accompagnare i pazienti "in percorsi di vita autonoma indipendente".
Con questo provvedimento la Regione compie "un notevole sforzo per venire incontro con risorse del proprio bilancio alle necessita' della salute mentale e delle famiglie, pur a fronte di una diversa ripartizione degli oneri tra sanitario e sociale prevista nei nuovi Livelli essenziali di assistenza", commenta l'assessore regionale alla Sanita', Luca Coletto, ricordando che "il Veneto da oltre 15 anni ha scelto di incrementare con fondi propri i Lea per la salute mentale, perche' la salute mentale e' un settore delicatissimo, che coinvolge l'intera societa' e, in particolare, le famiglie dei pazienti".
Le quote di compartecipazione alla spesa a carico delle famiglie rimarra' invariata e quindi "compresa tra i 18 ai 44 euro al giorno a seconda dell'intensita' assistenziale della struttura residenziale", precisa invece Manuela Lanzarin, assessore al Sociale.
(Wel/ Dire)