(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 30 gen. - Aver riconosciuto gli psicologi come professione sanitaria "ha aperto soprattutto una prospettiva: significa auspicarne una presenza numericamente piu' consistente, ma anche un riconoscimento specifico ai bisogni psicologici dei pazienti e spesso anche di quanti lavorano con i malati". Lo spiega alla DIRE Paola Binetti, deputato UDC.
Binetti pensa "ai medici e agli oncologi, che sono esposti ad un rischio vita piu' stressante. Ma penso anche agli infermieri, che lavorano con ritmi molto pesanti e che presentano pure elementi di ansia, depressione e stanchezza. Ma voglio rivolgere il mio pensiero soprattutto ai pazienti, alla possibilita' per ognuno di loro di essere curato per la patologia specifica che presenta, come un tumore, una malattia rara o su base immunitaria e debilitante".
Ognuno di loro, conclude la deputata Udc, "potra' godere non solo dell'assistenza medica specifica, ma anche dell'assistenza psicologica che tanto contribuisce al benessere complessivo del malato".
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(Wel/ Dire)