Roma, 23 gen. - 'Il puer, l'aspetto eternamente giovanile della psiche' e' il tema dell'XI convegno nazionale dell'Italian Committee for the Study of Autogenic Therapy (Icsat), che si svolgera' al Palacongressi di Ravenna (Largo Firenze) il 12 e 13 maggio.
"Nei cinquant'anni trascorsi tra il 1968 e il 2018 una sollecitazione intensa dell'archetipo Puer ha modificato costumi sociali e gerarchie di valori, organizzazioni di personalita' e categorie patologiche, psicopatologie dell'individuo e delle comunita'. Il Puer e' un approccio tipicamente giovanile all'esistenza, uno stile di vita che copre una gamma vasta di atteggiamenti- si legge nella presentazione dell'evento- da quelli immaturi e puerili a quelli candidi ed infantili, da quelli effervescenti e adolescenziali a quelli perennemente vitali ed eternamente giovanili".
E' una qualita' "universale della psiche, che crea discontinuita' e produce innovazione, rigenera il passato e prepara il futuro. E' un dinamismo vitale, che guarda con entusiasmo all'insolito e si spegne nel tedio della consuetudine, avvolge di passione cio' che inizia e adombra di noia cio' che si ripete. La sua luminosita' e' intensa quanto le sue ombre: accosta creativita' e stravaganza, liberta' e irresponsabilita', spregiudicatezza e azzardo. E' obiettivo di questo convegno porre in parallelo eccellenze e bassezze del Puer", affermano gli organizzatori.
Sullo sfondo di aspetti generali che attengono "all'archetipo giovanile, vengono sottoposti ad approfondimento temi specificatamente sollecitati nei decenni recenti: la liberta' creativa e certi scadimenti in gratuite bizzarrie, l'avvaloramento del femminile psicologico e talune cadute della femminilita', la giovane giocosita' e la dipendenza patologica al gioco; il rinnovamento della coscienza e la propensione ad alterare artificiosamente lo stato di coscienza. Analisti che un tempo furono giovani sono sollecitati a distinguere gli spunti originariamente innovativi dalle loro involuzioni sclerotizzate e ormai sterili. Analisti che un giorno saranno senili sono chiamati a distinguere cio' che e' autenticamente nuovo e creativo da cio' che risponde a consuetudini apparentemente di rottura, ma oramai conformistiche. Giovani del passato e vecchi del futuro- terminano- sono chiamati a scrivere e riscrivere la storia comune della coscienza che continuamente si rinnova. Di quella storia, direbbe Hillman, la mano giovanile scrive sempre e solo l'inizio, la mano senile sempre e solo la conclusione".
Qui e' possibile guardare il programma.
(Wel/ Dire)