(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 16 gen. - "Le persone con disturbi mentali mostrano tassi di mortalita' fino a 22.2 volte piu' alti di quelli della popolazione generale.
Nonostante il progressivo aumento dell'aspettativa di vita osservata nella popolazione generale, il divario di mortalita' delle persone affette da problemi di salute mentale si e' progressivamente ampliato". È quanto emerge da uno
studio pubblicato sulla rivista Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology sull'Eccesso di mortalita' nelle persone con malattie mentali. I dati afferiscono ad una coorte di persone (16.981 soggetti) nel registro locale della salute mentale della provincia di Modena durante il decennio 2006-2015.
"I rapporti di mortalita' standardizzati (SMR) sono stati calcolati per confrontare la mortalita' delle persone con disturbi mentali alla mortalita' delle persone che vivono nella provincia di Modena e l'eccesso di mortalita' e' stato studiato in relazione alle seguenti variabili: genere, gruppo di eta', diagnosi e cause di morte. Inoltre, l'analisi di regressione di Poisson e' stata eseguita per studiare l'associazione tra caratteristiche del paziente e mortalita'. È stato riscontrato un eccesso di mortalita' complessiva dell'80% nei soggetti sottoposti alla cura nei servizi di salute mentale, rispetto alla popolazione di riferimento. I soggetti nel gruppo di 15-44 anni hanno presentato il piu' alto SMR (9.2, IC 95% 6.9-11.4). La principale causa di morte e' il cancro (28,1% dei decessi). La diagnosi 'abuso di sostanze e dipendenza' ha mostrato il piu' alto rischio relativo (RR) (4,00). Inoltre, essere maschi, single, disoccupati e con una qualifica inferiore era associato a RR piu' alti".
I risultati confermano "quello che Graham Thornicroft ha chiamato 'lo scandalo della mortalita' prematura' nelle persone con disturbi psichiatrici. I documenti di programmazione- commenta la Societa' italiana di epidemiologia psichiatrica (Siep)- da tempo individuano nella riduzione delle disuguaglianze di accesso ai servizi di prevenzione e assistenza primaria un obiettivo prioritario delle politiche sanitarie. Occorre tuttavia non limitarsi alle dichiarazioni di principio, ma valutare sistematicamente l'efficacia che hanno i sistemi di cura per la salute mentale, e piu' in generale le politiche di welfare, nel fermare questo genocidio strisciante".
(Wel/ Dire)