Roma, 20 feb. - La direzione generale Asur Marche (Azienda sanitaria regionale) ha istituito un'equipe specializzata e multidisciplinare di medici che forniranno assistenza sanitaria ed interventi di riabilitazione per chi ha lo status di rifugiato e ha subito torture, stupri o altre forme di violenza. La determina, dello scorso 9 febbraio, recepisce le linee guida del ministero della Salute. A far parte del team uno specialista in psichiatria del dipartimento di Salute mentale di Senigallia, uno specialista in Medicina legale del distretto di Senigallia, uno specialista di Dermatologia con competenze in Vulnologia sempre del distretto di Senigallia. Si tratta di una sperimentazione che durera' 12 mesi.
"Ma questo e' solo l'inizio di un intervento molto complesso, poiche' sono tanti i punti previsti dalle linee guida del ministero- assicura il presidente della commissione regionale Sanita' Fabrizio Volpini (Pd)-. L'obiettivo e' tutelare chi e' in condizioni di vulnerabilita' e per far questo sono necessarie sinergie e competenze diverse. Ecco il perche' dell'approccio multidisciplinare, con la possibilita' di ricorrere ad ulteriori consulenze specialistiche, per garantire un'assistenza sanitaria adeguata a casi che presentano problemi particolari. Bene ha fatto l'Asur ad emanare questo protocollo in un momento cosi' delicato perche' le persone sono sempre persone al di la' del loro paese di provenienza e del colore della loro pelle".
(Wel/ Dire)