Roma, 20 feb. - Con l'entrata in vigore della norma sul Biotestamento, d'ora in poi in Italia tutti i cittadini hanno il diritto di esprimere le loro decisioni future in materia sanitaria. Ma i medici, tutti i giorni, sono gia' a fianco di chi ha ricevuto una diagnosi drammatica, e devono affrontare la sfida della comprensione totale e piena della sofferenza dei propri pazienti nel fine vita. Una sofferenza che si accompagna a dei bisogni ben precisi, non solo fisiologici, e che reclamano la giusta attenzione perche' si cura anche chi non puo' guarire: esistono, infatti, malati inguaribili, non malati incurabili.
Proprio per porre attenzione ai bisogni dei malati terminali, guidando i medici in un percorso di sensibilizzazione verso i loro pazienti piu' vulnerabili il provider Ecm 2506 Sanita' in-Formazione e la professoressa Paola Argentino, psichiatra e direttore del Master dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore in Psiconcologia, in collaborazione con Consulcesi Club, lanciano il corso Fad (Formazione a Distanza) dal titolo "Lo scudo di Perseo: l'immaginario della morte e i diritti del morente".
Il MALATO TERMINALE HA BISOGNO DI SICUREZZA. La centralita' dell'arte medica e' nella sacralita' di prendersi cura dell'altro. Questo principio relazionale deve tenere conto della necessita' del malato terminale di non sentirsi abbandonato, e di cogliere nel medico attenzione e rispetto delle sue difficolta'.
IL MALATO TERMINALE HA BISOGNO DI APPARTENENZA. Il paziente deve percepirsi in rapporto con gli altri, esprimendo pensieri ed emozioni. Cosi' in un comunicato Sanita' in-Formazione.
IL MALATO TERMINALE HA BISOGNO DI AUTOSTIMA. La condizione di paziente, soprattutto in fin di vita, e' troppo spesso associata a una condizione di completa passivita'. Al contrario, questi malati necessitano non solo di sentirsi apprezzati, ma anche di poter in qualche modo intervenire nei processi decisionali.
Il MALATO TERMINALE HA BISOGNO DI AUTOREALIZZAZIONE. Nel fine vita, i pazienti hanno bisogno di rivalutare il senso della loro esistenza, senza rinunciare ad esprimere le proprie progettualita', per quanto le aspettative di sopravvivenza siano limitate a livello temporale.
(Wel/ Dire)