(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 6 feb. - La vita e' fatta di numeri e con questi bisogna confrontarsi sempre.
"Dobbiamo prendere le misure, le decisioni, e piu' la nostra base numerica sara' precisa piu' sara' efficace il risultato che ne risultera'. Quando si conduce una barca, ad esempio, se siamo bravi a capire come gira il vento, come regolare le vele e operare con il timone, allora riusciremo anche ad andare piu' veloci degli altri. È sempre una questione di ottimizzazione e la matematica e' lo strumento che ci permette di ottimizzare le scelte". A dirlo e' Gianluigi Boccalon, geologo, speleologo e insegnante di Scienze matematiche nella scuola media di Postioma, dove cerca di avvicinare gli studenti alle materie scientifiche utilizzando un approccio pratico. Svela la matematica nella vita di tutti i giorni, rendendola facilmente comprensibile.
Dieci anni fa Boccalon ha iniziato ad occuparsi di progettazioni alternative e ha fatto partire a scuola il progetto
'La matematica del vento', passando dalla costruzione di barche a vela a scuola alla costruzione di una radio ricevente che funziona senza corrente e degli aquiloni acrobatici monofilo.
Nel 2010 'La matematica del vento' ha vinto il primo premio per la didattica della scienza con il laboratorio sulla costruzione degli Optimist (monoscafo con una singola vela). "Con questo lavoro i ragazzi hanno applicato concetti assolutamente teorici in situazioni pratiche- conferma il geologo- siamo partiti da un disegno in scala della barca (una proiezione tridimensionale), per tradurlo poi sui fogli di compensato fino a far apparire piano piano la barca nella realta'. Sono stati creati due optimist ed io insegnavo ai ragazzi all'interno dell'imbarcazione, ma essendo troppo piccola abbiamo iniziato a disegnare barche piu' grandi affinche' potessi entrarci piu' comodamente".
Il progetto 'la Matematica del vento' prende il nome da un dvd di Alfio Quarteroni, professore del Politecnico di Milano, che ha lavorato al modello matematico di Alinghi, il team svizzero vincitore delle edizioni 2003 e 2007 della coppa America. "Lo spazio laboratoriale e' solo la fase operativa, la parte teorica viene svolta a lezione. Per costruire la radio abbiamo introdotto in una seconda media tutti i concetti di trigonometria (seno, coseno e tangente) per capire come funzionano le onde". Non mancano quindi interrogazioni, verifiche e compiti a casa nelle classi seguite dal professor Boccalon, l'unica differenza sono i temi affrontati: il trasferimento dell'aria di una bombola da sub dentro un gommone o il ciclo dell'acqua mostrato con una pentola da cucina. "Sono tutte attivita' pratiche. Purtroppo la scuola ha trasformato tante attivita' che prima erano manuali in educazioni- sottolinea- e son diventate attivita' teoriche. In questo modo abbiamo perso quei ragazzi che sarebbero stati bravi se li avessimo lasciati lavorare con le mani. Oggi siamo tutti molto tecnologici, eppure stiamo perdendo le origini della nostra tecnologia. Il telecomando per la tv in realta' e' una radio. Il nostro Wi-Fi, i telefonini, son tutte invenzioni che Marconi aveva gia' previsto. Da geologo dico che stiamo perdendo la nostra memoria storica, stiamo perdendo una grossa fetta di sapere".
Una perdita che si lega a filo doppio al cyberbullismo: "I ragazzi hanno perso le abilita' del fare e mascherano quest'incapacita' con una realta' che gli propone una situazione facilitata. Se invece li impegniamo nella costruzione di un oggetto da un pezzo di legno, dovranno imparare a reggere la frustrazione di svolgere lavori ripetitivi per un tempo lungo.
Impareranno a capire che anche le cose piu' belle, per essere memorizzate, devono essere ripetute. L'apprendimento richiede tempo".
Stanno aumentando sensibilmente a scuola "gli studenti con disturbi dell'apprendimento e del comportamento per una ragione banale- continua il professore- molti genitori si mettono a fare gli insegnanti dimenticandosi di fare i genitori. Abbiamo tanti ragazzini che non hanno le regole di base. In 30 anni di insegnamento ho notato che i genitori, seppur preoccupati, cercano di nascondere i problemi e cio' disorienta i ragazzi. Da un lato gli adolescenti sono iperprotetti e dall'altro restano fuori casa fino alle tre di notte. Constato una perdita abbastanza elevata di autonomia e di capacita' nel relazionarsi e lavorare in gruppo", denuncia Boccalon. Il laboratorio 'La Matematica del vento' spronava infatti gli adolescenti proprio a lavorare su questi aspetti, ma al momento e' stato sospeso.
Tuttavia il professore non si arrende e continua ad avere tante idee per il futuro: "Nei prossimi anni faro' costruire agli alunni un sismografo con i vecchi hard disk per poi provarlo con i simulatori di terremoti. Faro' costruire anche la groma (il metro utilizzato dagli etruschi e dai romani) per mostrare come i romani realizzavano le strade ad angolo retto".
Il vero obiettivo del laboratorio e' arrivare a una didattica transdisciplinare in cui la matematica sia il linguaggio comune tra le diverse materie. Su 'Maddmath', un sito web per la divulgazione della didattica della matematica, Boccalon ha scritto diversi articoli transdisciplinari: 'I colori della grammatica', 'L'ottava nota' e 'Integrare senza integrali, la matematica come strumento d'inclusione sociale'. Tra un mese sara' pubblicato 'La calcolatrice dei romani', perche' "la matematica rappresenta quello strumento che, ad esempio, ci permette di capire come si evolve il territorio che ci circonda- conclude- partendo anche dallo studio e dall'analisi di una centuriazione romana".
(Wel/ Dire)