Per imparare 'l'arte' si studiano psicologia e a gestire agitati
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 6 feb. - Bisogna seguire lezioni teoriche di comunicazione e psicologia; e la parte di diritto e' seguita direttamente dalla Questura. E poi i corsi obbligatori di Pronto soccorso, antincendio e sicurezza, e le lezioni pratiche delle tecniche di interposizione, per bloccare gli agitati. Sono le 'materie' del corso per "Addetto ai servizi di controllo delle attivita' di intrattenimento e di spettacolo in luoghi aperti al pubblico o in pubblici esercizi", i buttafuori insomma, organizzato da Iscom Emilia-Romagna, ente di formazione promosso da Confcommercio. A Ravenna le lezioni scattano infatti il 6 febbraio, dalle 18 alle 21. Pare proprio che la formula e il richiamo del 'mestiere' funzionino: ogni anno, spiega la referente Denise Cavalieri, si iscrivono almeno 10-15 ragazzi, anche di nazionalita' non italiana, e l'anno scorso, data l'alta richiesta, sono stati organizzati due corsi. Anche perche' tutti i partecipanti trovano facilmente occupazione. Il profilo e' molto richiesto, specie d'estate, e capita che non si riescano a esaurire tutte le richieste dei locali.
Quello del buttafuori e' un profilo professionale e formativo regolamentato a livello nazionale che prevede la frequenza e il superamento di un corso di formazione di 90 ore regolamentato dalla Regione e la successiva iscrizione all'elenco prefettizio. Con il corso di Iscom si impara a svolgere i controlli preliminari, all'ingresso del pubblico, e quelli all'interno del locale. Grazie alle lezioni teoriche e pratiche si potra' gestire gente agitata o sotto l'effetto di alcol o droghe, bloccandola, se necessario, grazie alle tecniche di interposizione imparate.
Il corso da 'buttafuori', dicono dall'Iscom, e' un'ottima opportunita' per chi e' in cerca di lavoro oppure per chi ne ha uno saltuario e desidera integrarlo con un'attivita' che si svolge prevalentemente nei locali notturni. Al fine dell'iscrizione e' necessario essere maggiorenni, avere assolto il diritto-dovere all'istruzione e possedere una buona conoscenza della lingua italiana.
Per l'iscrizione all'albo prefettizio e' necessario non avere ricevuto condanne, anche con sentenza non definitiva, per delitti non colposi, non essere sottoposti ne' essere stati sottoposti a misure di prevenzione, non essere aderenti o essere stati aderenti a movimenti, associazioni o gruppi organizzati.
(Wel/ Dire)