Poliseno (Sipsi) ai pediatri: Create gruppi multifamiliari di sostegno
Roma, 24 apr. - "Il prenatale e' un mondo sommerso di importanza decisiva per lo sviluppo psicologico del futuro bambino. È anche un momento di grande cambiamento per la donna, il papa' e la famiglia. Un evento gruppale diventato talmente importante che il concetto di prenatalita' e' stato esteso a quello di perinatalita', includendo i primi 6/12 mesi di vita del bambino". Lo afferma Tommaso Poliseno, psichiatra, gruppo analista e condirettore della Scuola internazionale di psicoterapia nel setting istituzionale (Sipsi).
È un discorso "di grande interesse per la pediatria", prosegue Poliseno, "fa da collante tra il prima e il dopo e aiuta ad evitare di compartimentare in maniera rigida dei settori che, invece, si influenzano continuamente l'uno con l'altro, sul piano psicologico e anche organico del bambino".
Le fantasie che sono in gioco prima e dopo la gravidanza "devono essere tenute in grande considerazione. In questo senso- consiglia il medico- i pediatri potrebbero proporre all'interno del loro studio professionale delle dimensioni gruppali di sostegno alla gravidanza e alle mamme che hanno gia' un bambino. Tecnicamente si chiamano gruppi multifamiliari, utili in tanti altri contesti e sarebbero da proporre in queste azioni di prevenzione, oltre che di cura e sostegno alle coppie e ai bambini".
Una formazione "piu' completa del pediatra in ambito psicologico e antropologico permetterebbe di creare un microcosmo protettivo della gravidanza, della nascita e dei minori che consentisse di attenuare le influenze negative di quegli errori di investimento che si fanno sul bambino nel prenatale". Errori "di tanti tipi- spiega il condirettore della Sipsi- e che dipendono da fattori sociali e psicologici. Ad esempio, un investimento narcisistico del bambino e' molto frequente oggi. Il figlio viene visto piu' come una necessita' per la donna e la famiglia. Spesso il contesto familiare vede in lui un traguardo da raggiungere, e quando e' arrivato tutto e' compiuto. Non e' un compito che trasforma la vita per sempre e apre a nuove visioni, necessita', responsabilita' e gioie. Il narcisismo usa quello che conquista per un appagamento immediato ed e' molto presente nell'attuale cultura individualistica, che rende la nascita di un figlio piu' un conflitto che un piacere, piu' un peso che un'acquisizione nuova di un'esperienza trasformativa. Avere l'occhio attento a queste grossolane differenze dell'investimento che una mamma e/o una famiglia possono fare sul proprio bambino- conclude Poliseno- anche per un pediatra puo' essere utile per un buon invio".
(Wel/ Dire)