Dalla Barba: Accademia americana avvisa su rischio ritardi sviluppo
Roma, 17 apr. - "Negli Stati Uniti ci sono 400 mila bambini che nascono da mamme depresse, dal 5 al 25% delle neomamme. È un dato molto pesante", ha afferma in una intervista alla Dire, Beatrice Dalla Barba, pediatra, neonatologa e neuropsichiatra infantile responsabile del reparto di assistenza neonatale dell'Azienda ospedaliera di Padova.
Il medico ha partecipato al convegno nazionale di psicopatologia perinatale sugli 'Scenari della maternita': Normalita' e patologia nei primi 1000 giorni', nell'ambito del Festival della maternita' promosso dall'associazione Kairos Donna a Padova.
"L'Accademia americana di pediatria chiede a gran voce controlli per le mamme- continua Dalla Barba- durante la gravidanza le madri vengono controllate per tutto, ma non per verificare la presenza del Baby blues (la sensazione di depressione lieve che colpisce gran parte delle donne) oppure della vera e propria depressione. L'Accademia sostiene che i bambini nati da mamme che hanno questi disturbi affettivi nel post partum, possono avere dei ritardi nello sviluppo e nel comportamento. Anche le stesse madri possono avere conseguenze sul loro benessere".
Dalla Barba e' neonatologa da 30 anni. "In passato mi capitava al massimo una o due volte l'anno di vedere neomamme che prendevano psicofarmaci dopo il parto, adesso il numero di donne che prendono psicofarmaci e' elevatissimo. Come pediatra e medico devo assolutamente affrontare il tema che la donna una volta diventata mamma e' inascoltata. Tutti pensano che viva un momento di piacere, gioia e felicita', ma la realta' non e' sempre cosi'. Passare da due a tre non e' una semplice addizione, e' un momento davvero delicato nella vita di una donna, e forse ancora di piu' che di quella di un uomo. Alla mamma si chiedono doveri- prosegue la neuropsichiatra- deve prendersi cura del bambino, tornare in forma, occuparsi della casa e del marito. Mi piace pensare, invece, che la gravidanza sia un piccolo grande terremoto ormonale e fisico nella vita di una donna. Nella realta' dovra' accettare un bambino che prima era una fantasia e adesso c'e', e magari dovrebbe anche avere subito l'istinto materno. L'istinto materno nasce durante il rapporto, non prima di un rapporto.
L'amore nasce strada facendo".
La pediatra Dalla Barba invita tutti i medici a fermarsi a riflettere sul tema della maternita': "Quando un bambino nasce la mamma si trova con la pancia vuota e la nostalgia. Il bambino reale e' qualcosa di diverso da quello immaginato, a cui tutti rivolgono le attenzioni. Ecco che la madre passa immediatamente in secondo piano, nessuno le chiede come sta. Ho letto un libro bellissimo, 'Il bambino inascoltato', credo che bisognera' scrivere un altro libro sulle mamme inascoltate".
La donna oggi vive "in una famiglia mononucleare senza aiuti. Viene espropriata, soprattutto dal nostro modo di essere medici, dalla sua capacita' di essere donna, di essere gravida e di essere mamma. Le abbiamo insegnato ad essere incapace- aggiunge la pediatra- invece dobbiamo aiutarla, ascoltarla e sostenerla, togliendola dalla solitudine nel dopo parto".
I bambini nati da madri depresse ne risentono nel loro sviluppo. "Le basi di una buona relazione sono una garanzia affinche' il bambino possa adattarsi all'ambiente. In passato uno studio ha dimostrato che la mamma inespressiva - perche' triste o depressa - guarda il figlio in un modo tale che il bambino non sorride. I neonati sorridono presto, e' un'espressione di piacere, E lo fanno anche dentro la pancia. Questi bambini non sorridono perche' non imparano dalle espressioni del volto di chi li guarda i diversi stati d'animo. Il pediatra- consiglia Dalla Barba- per aiutare i bambini deve sostenere le mamme e la coppia. Quante volte vediamo quei problemi di bambini sani che turbano l'equilibrio di una coppia? Un bambino che si sveglia quattro volte per notte puo' essere una cosa normale per una mamma e un disastro per un'altra. Lo stesso accade per il bambino che non mangia o che fa i capricci. Per questo motivo lancio un'accusa alla mia categoria: stanno proliferando le certificazioni- conclude la neuropsichiatra infantile- e' possibile che per dare una diagnosi di autismo ci mettano un'ora? E' una cosa di una gravita' inaudita. O ancora, se un bambino non sta mai fermo subito viene etichettato con una sindrome da deficit di attenzione e iperattivita' (Adhd), mentre quando ero piccola io era normale".
(Rac/ Dire)