Nicoletti ha reputato autismo e tutta la disabilita' un'opportunita'
Roma, 10 apr. - "E' con immenso dolore che tutta la famiglia di Ultrablu accoglie la notizia della scomparsa prematura di Monica Nicoletti, fondatrice e infaticabile sostenitrice del progetto in tutte le sue forme. Amava affrontare la vita con il sorriso e l'energia di una guerriera, anche nei momenti piu' difficili causati dalla malattia non ha mai smesso di lottare". È il saluto che i membri dell'atelier Ultrablu - nato dalla convinzione che in campo artistico e culturale la neurodiversita' costituisce una risorsa specifica dell'essere umano - danno alla fondatrice Monica Nicoletti, di cui il 6 aprile si sono svolti i funerali.
"Aveva creduto profondamente in un disegno complesso- scrivono- pressoche' utopico, reputando la disabilita' non un limite, bensi' un'opportunita'. Da sempre affascinata dalle persone fuori dal comune, credeva fermamente che Ultrablu potesse essere un luogo dove vivere la propria dimensione di unicita' nella reciprocita' della relazione. Una fonte d'ispirazione per persone nella stessa condizione esistenziale difficile.
Infinitamente grazie Monica- concludono- Ultrablu continuera' ad esistere anche per te".
L'obiettivo del laboratorio e', infatti, quello di dare agli artisti con disturbi pervasivi dello sviluppo e/o difficolta' nell'area neuropsichica (come i soggetti con autismo) un futuro lavorativo nel campo dell'arte e dell'editoria illustrata, quindi aiutarli a diventare autori e a vivere del proprio lavoro. Da qui l'idea di un luogo nel cuore di Roma, in Viale Germanico 103, che metta le persone al riparo da pressioni e influenze negativamente condizionanti. L'Atelier Ultrablu si e' rivelato da subito una fabbrica di oggetti, pensieri, colori, ma soprattutto di confronti, conoscenze e speranze.
(Wel/ Dire)