(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 26 set. - "La tutela dei minori in famiglie multiproblematiche ci pone davanti a situazioni differenti, che possono essere di natura giuridica o afferire al servizio sociale professionale, o ancora riguardare aspetti sanitari, educativi e pedagogici. È diventato quindi indispensabile pensare a percorsi formativi che facciano confrontare professionisti di diversi settori sulle stesse tematiche ma in modo trasversale". Lo afferma Gianmario Gazzi, presidente del Consiglio nazionale degli assistenti sociali (Cnoas), che partecipera' al convegno 'Nuovi percorsi formativi per la tutela dei nuclei familiari fragili' il 28 settembre a Roma, nella Sala Zuccari del Senato della Repubblica, dalle 9.30 alle 13.30.
L'evento, che ha ricevuto il patrocinio dal Ministero della Salute, dal Consiglio Nazionale Forense, dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Assistenti Sociali e dal Cepas-Bureau Veritas, vedra' la partecipazione di esperti e relatori istituzionali.
Durante la mattinata si sottolineera' l'importanza di offrire ai professionisti del settore forense e psico-sociale la certificazione delle competenze acquisite. Infatti, si parlera' anche del Master in 'Esperto nelle relazioni familiari. La tutela dei nuclei familiari fragili', organizzato dall'Universita' Lumsa in collaborazione con l'Istituto di Ortofonologia (IdO) e l'Associazione Rete Sociale APS, che mira appunto a formare gli esperti della tutela dei nuclei familiari fragili .
"L'integrazione deve essere accompagnata a percorsi di specializzazione che mettano insieme professionisti diversi per creare un linguaggio comune- continua Gazzi- per comprendere quali debbano essere gli spazi di azione di ogni professionista".
Gli assistenti sociali che parteciperanno a questo master "potranno sicuramente ricevere un know-how di esperienze nell'area giuridica e medica- risponde il presidente Cnoas- e' chiaro che l'assistente sociale, per quanto si possa formare nei percorsi universitari, non sara' mai un avvocato, un medico o un educatore. Essere quindi nello stesso percorso con figure professionali diverse aiuta il passaggio di informazioni rispetto a un sapere che abbiamo di base, ma che non e' specialistico.
Quello che l'assistente sociale invece puo' dare e' il suo essere una figura professionale multidisciplinare- continua Gazzi- possediamo una competenza che possiamo condividere con gli altri: l'ottica di sistema. Noi lavoriamo sull'empowerment e lo sviluppo di reti di connessioni di sistema, non siamo giuristi ma ci occupiamo del diritto connesso al contesto reale delle famiglie. Come disse il Presidente della Repubblica abbiamo un ruolo fondamentale di tessitura, cerchiamo di mettere insieme il tessuto sociale per le sue risorse individuali e collettive".
Il Cnoas conta circa 43 mila assistenti sociali professionisti e il "loro ruolo e' di potenziare la comunita' stessa al fine di garantirne i diritti, anche nell'ambito della salute. Lavoriamo sui diritti alla salute, facilitiamo l'integrazione sociosanitaria e garantiamo percorsi di autonomia per le persone con disabilita', tutte competenze che svolgiamo in rete".
Gazzi invita ad uscire da una logica di attacco: "È fondamentale ragionare sulle opportunita'. Vorrei ricordare a tutti che negli anni della crisi piu' profonda sono stati effettuati tagli su tutti i servizi alla persona, compreso il servizio sociale professionale, e nonostante cio' da una ricerca dell'Universita' di Padova risulta che in Italia si registra un minor numero di allontanamenti di minori dalle proprie famiglie rispetto ad altri paesi europei. Parliamo di questo". Come ordine professionale "cercheremo di facilitare, a seconda delle provenienze di quanti aderiranno al master, la possibilita' di confrontarsi. Cercheremo di fare tutto quello che sara' utile ad un aumento delle competenze dei partecipanti".
Il master si fregia del Patrocinio del Consiglio nazionale Forense, del Consiglio Nazionale dell'Ordine Assistenti Sociali, della certificazione del Cepas-Bureau Veritas e dell'intervento di docenti di alta caratura a livello nazionale ed internazionale. Si rivolge ad avvocati, magistrati, operatori dei servizi sociali, psicologi, assistenti sociali, psicoterapeuti, psichiatri, neuropsichiatri infantili, pedagogisti, sociologi, insegnanti, counselor, mediatori, educatori domiciliari e operatori dei centri di ascolto e di accoglienza che si occupano di minori e famiglie in difficolta'. Inoltre, si indirizza anche a dirigenti pubblici impiegati alle politiche sociali, medici di base e pediatri. È previsto il riconoscimento di quattro crediti formativi per gli avvocati'.
Per ricevere tutte le informazioni sulla modalita' di partecipazione al convegno, scrivere a segreteria.convegno@retesocialeaps.it o chiamare lo 06.67064194-3194 (Fax 06.67065548). Per avere, invece, informazioni sul master basta consultare il
sito dell'Universita' Lumsa.
Qui sara' possibile seguire la diretta streaming .
(Wel/ Dire)