Neuropsichiatra infantile: Rispettoso dei diversi trattamenti
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 19 set. - "Non esiste un unico approccio per il trattamento dell'autismo. È un tema di cui mi sono occupato a lungo quando dirigevo il Servizio di Neuropsichiatria infantile (Npi) dell'Ausl di Bologna". Lo dice Giancarlo Rigon, psichiatra e neuropsichiatra infantile, esprimendo cosi' il suo sostegno all'Istituto di Ortofonologia (IdO) che, in una recente lettera, ha reagito agli insulti ricevuti da alcuni esponenti dell'Associazione nazionale genitori soggetti autistici (Angsa).
"Con il dottor Carlo Hanau ci conosciamo da molto tempo- ricorda il neuropsichiatra infantile- lui e l'Angsa hanno sempre mantenuto nel tempo una posizione radicale, ritenendo che ci fosse un unico approccio e un'unica modalita'. Questa convinzione e' sempre stata una ragione di discussione e di contrasto. Il Servizio di Npi ha sempre avuto un approccio evolutivo, di apertura e di rispetto nei confronti dei diversi trattamenti.
Evidentemente dall'altra parte c'e' una posizione molto diversa".
Rigon e' stato "molto colpito dalla lettura della lettera dell'IdO sul Corriere della Sera, in particolare dall'espressione 'ciarlatano'. "Mi sembra che siano andati veramente al di la' del limite accettabile per un confronto. Siamo agli insulti e quindi su un terreno che il confronto non lo consente".
Lo psichiatra si e' poi soffermato sui "costi delle terapie proposte dall'IdO, che il direttore Bianchi di Castelbianco definisce 'molto piu' bassi rispetto alle terapie che richiedono 25/40 contatti a settimana'. Ma se anche costassero di piu'- dice Rigon- basterebbe che qualcuno aprisse un confronto con i dati alla mano. La polemica e' consentita in tutti i campi, ma deve rimanere sempre nell'ambito di un confronto basato sui dati. Qui il confronto sui dati non e' nemmeno accettato. Siamo davanti a delle forme di radicalizzazione del proprio punto di vista- nota il medico- per cui tutto viene personalizzato, estremizzato al punto che nell'altro non si vede una persona con opinioni diverse, ma un nemico da abbattere".
- Cosa accade a Bologna in materia di autismo? "C'e' una direttiva regionale che ha dato avvio ad un sistema che ha visto la condivisione delle diverse associazioni- spiega Rigon- e che prevede la presa in carico a livello territoriale con dei punti di riferimento specialistici impiantati all'interno del sistema generale dell'organizzazione della neuropsichiatria infantile, che e' parte del Dipartimento di Salute Mentale.
Purtroppo la sua applicazione concreta, in particolare a Bologna, e' stata comunque oggetto di polemiche da parte dell'Angsa. A Bologna c'e' il centro autismo 'Casa del giardiniere', che si rivolge proprio ai soggetti in eta' evolutiva con disturbi dello Spettro Autistico ed ha educatori e personale specializzato- conclude il neuropsichiatra infantile- con una formazione specialistica dedicata. I trattamenti sono diversi e riflettono anche le richieste dell'Angsa".
(Wel/ Dire)