(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 12 set. - Il Centro collaboratore dell'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) per la ricerca e la formazione in salute mentale dell'Universita' di Verona ha da poco festeggiato i 30 anni di attivita'. Ora la psichiatria veronese si arricchisce di un nuovo centro di ricerca, il Cochrane Global Mental Health, diretto da Corrado Barbui e Marianna Purgato, docenti del dipartimento di Neuroscienze, Biomedicina e Movimento dell'universita' scaligera, che ha come missione quella di raccogliere e sintetizzare le migliori evidenze scientifiche sulla efficacia dei trattamenti in psichiatria.
La Cochrane e' stata cosi' chiamata in onore di Archie Cochrane, un ricercatore medico britannico che ha contribuito enormemente allo sviluppo dell'epidemiologia clinica come scienza. Si compone di un network molto eterogeneo di studiosi provenienti da piu' di 130 paesi che lavorano insieme per produrre informazioni sanitarie affidabili, accessibili, senza sponsorizzazioni commerciali e conflitti d'interesse. "Da oltre 15 anni- spiega Barbui- a Verona lavoriamo assieme alla Cochrane per generare evidenze scientifiche sulla efficacia degli interventi in psichiatria e la richiesta di fondare un nuovo centro dedicato alla salute mentale globale e' un importante riconoscimento per la qualita' del lavoro svolto sino ad ora, oltre a essere una buona occasione per fare di piu' in futuro".
Il nuovo centro. La Cochrane ha affidato alla psichiatria veronese l'incarico di focalizzarsi su temi che riguardano la salute mentale globale. "Il nuovo centro e' denominato infatti Cochrane Global Mental Health - spiega Marianna Purgato - perche' dovremo lavorare alla produzione di evidenze utili a livello globale, ossia ai contesti sanitari piu' sviluppati ma anche a quelli dei Paesi economicamente svantaggiati. Il lavoro dovra' essere focalizzato su tre assi: promozione della salute mentale, prevenzione del disagio psicologico e trattamento delle malattie psichiatriche". Le attivita' del gruppo utilizzeranno l'esperienza del Centro Oms per la ricerca e la formazione in salute mentale dell'ateneo, che ha recentemente celebrato i 30 anni di attivita' scientifica.
Il futuro. Le attivita' del centro Cochrane Global Mental Health sono gia' iniziate. Attualmente sono in corso sintesi delle evidenze scientifiche sulla efficacia degli interventi psicosociali di prevenzione del disagio psicologico nei bambini e adolescenti esposti a situazioni traumatiche come guerre, violenza e poverta', sui benefici degli interventi psicologici per i rifugiati e richiedenti asilo che arrivano nei paesi europei, e sulla efficacia degli interventi farmacologici nelle principali malattie psichiatriche. "Il fine ultimo di tutti questi progetti - spiega Barbui - e' quello di promuovere una cultura secondo cui le decisioni in ambito sanitario, che riguardino la scelta di un farmaco da prescrivere, una modalita' di presa in carico psicologica o una strategia organizzativa dell'assistenza psichiatrica, tengano sempre di piu' in considerazione, all'interno del processo decisionale, le migliori conoscenze scientifiche a nostra disposizione".
(Wel/ Dire)