(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 5 set. - Sbarca al Festival del Cinema di Venezia la Gatta Cenerentola di Alessandro Rak, Ivan Cappiello, Marino Guarnieri e Dario Sansone. Una favola che trae ispirazione dalla fiaba di Giambattista Basile, in realta' molto piu' feroce rispetto alle versioni di 'Cenerentola' riproposte poi dai fratelli Grimm o da Charles Perrault. Un racconto violento utilizzato dai registi per descrivere le ombre e le luci della loro citta': Napoli.
Ecco il trailer.
"Le favole ci permettono di giocare con gli archetipi- ha spiegato Rak in una intervista rilasciata al sito bestmovie.it- ci sara' una ragione per cui questi racconti, prima trasmessi oralmente, poi letti, sono riusciti ad attraversare i secoli: hanno degli elementi che non scoloriscono mai. Penso alla rivoluzione sociale attraverso il matrimonio, o al meccanismo di fortuna/sfortuna legato all'amore: topoi che diventano simboli, come la scarpetta per esempio". Nel film, continua il disegnatore, "abbiamo tenuto quasi tutti gli elementi della fiaba classica, ma presentandoli sotto una nuova veste. La nostra idea era prendere l'immaginario di Cenerentola, ricontestualizzarlo in un ambiente partenopeo e attualizzarne le situazioni.
L'ambientazione e' contemporanea, ma in senso lato: il film si svolge in un improbabile futuro o in un presente parallelo".
Si tratta di un ritorno al futuro? "Questo ci proponiamo di offrire allo spettatore con il secondo film di animazione realizzato dal team de 'L'Arte della Felicita''. Per farlo- commentano i registi sul sito del Festival del Cinema di Venezia- abbiamo deciso di ripartire dalla nostra citta'. Questa volta il teatro della vicenda e' un'avveniristica, mastodontica nave ancorata nel porto. La storia e' divisa in due atti: un'eta' della luce ed una della cenere. Passato e presente, favola e realta', che grazie al prodigio di una tecnologia ormai in disuso, si trovano ad abitare lo stesso luogo. La nobilta' degli ideali del passato contro la miseria delle ambizioni del presente in una battaglia che decidera' il futuro del porto- concludono- della citta' e della nostra Cenerentola".
La sinossi - Cenerentola e' cresciuta all'interno della Megaride, un'enorme nave ferma nel porto di Napoli da piu' di 15 anni. Suo padre, ricco armatore della nave e scienziato, e' morto portando con se' nella tomba i segreti tecnologici della nave e il sogno di una rinascita del porto. La piccola vive da allora all'ombra della temibile matrigna e delle sue perfide sei figlie. La citta' versa ora nel degrado e affida le sue residue speranze a Salvatore Lo Giusto, detto 'o Re, un ambizioso trafficante di droga che, d'accordo con la matrigna, sfrutta l'eredita' dell'ignara Cenerentola per fare del porto di Napoli una capitale del riciclaggio. La nave, infestata dai fantasmi-ologrammi di una tecnologia e di una storia dimenticate - sara' il teatro dell'intera vicenda e mettera' in scena lo scontro epocale tra la miseria delle ambizioni del presente e la nobilta' degli ideali del passato. Il futuro della piccola Cenerentola e della povera citta' di Napoli sono legati a uno stesso, sottilissimo, filo.
(Wel/ Dire)