A Palazzo Madama la presentazione del documentario di Silvia Chiodin
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 17 ott. - Viaggio dentro e fuori la malattia psichica. Cristina Marcato racconta in "Non spegnere la luce" la sua vita passata tra reparti, comunita', aborti, dipendenze. E poi finalmente la guarigione. E l'amore di Marco.
Nella giornata mondiale dedicata alla salute mentale, il Senato per iniziativa della presidente della commissione di inchiesta sul femminicidio Francesca Puglisi ospita la presentazione del documentario "Cristina, il racconto di una malattia", tratto dal libro della 54enne padovana. Presente la regista Silvia Chiodin e il fratello della protagonista Marco, l'incontro e' stato introdotto dalla presidente della commissione sanita' di Palazzo Madama Emilia De Biasi.
"Il caso di Cristina e' certamente un caso fortunato, una buona notizia che ci da' coraggio nell'affrontare le difficolta' della vita. Non sempre abbiamo servizi territoriali in grado di intercettare il bisogno. L'ospedale non e' la soluzione, cosi' come non lo e' la residenzialita' da sola. Dobbiamo puntare al reinserimento nella societa'", spiega De Biasi che osserva come "cio' che accade da bambini ce lo portiamo dietro tutta la vita. Cristina ha fatto tutti i gradini della scala del dolore e ha trovato equilibrio e amore passando per la farmacopea e le cure psichiatriche. L'anno prossimo e' il compleanno della legge 180, la Basaglia, staordinaria legge che ha cambiato l'Italia.
Basaglia diceva: 'Occupiamoci di salute mentale perche' in fondo da vicino nessuno e' normale'. Ed e' proprio cosi'".
Sul fronte della cura e dell'assistenza, Francesca Puglisi ricorda che c'e' bisogno "di mettere in rete cio' che sta nascendo in alcune regioni, per far si' che la rete dei servizi riesca ad accogliere in modo adeguato pazienti e famiglie, e non far sentire soli gli operatori". C'e' bisogno inoltre di "una battaglia culturale per combattere lo stigma che colpisce le persone con problemi di salute mentali. E da questo punto di vista colpisce l'oblio che oggi, giornata mondiale della salute mentale, i quotidiani nazionali riservano alla narrazione pubblica. Anche in questo il libro di Cristina e' una luce di speranza".
Silvia Chiodin ricorda che "la fragilita' non e' solo una debolezza, ma una grande forza. Tante fragilita' insieme possono diventare buone e contagiose. E' una bellezza che cura".
(Wel/ Dire)