(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 14 mar. - "Con la mia ricerca non ho scoperto nulla di nuovo e l'ho chiamata 'Nuova Pedagogia' giusto perche' non sapevo dargli un' etichetta diversa. È nuova rispetto al sistema educativo tradizionale vigente nelle scuole pubbliche, ma affonda le sue radici nell'Emilio di Rousseau, ripreso poi da Maria Montessori e da altri pionieri. In realta' si chiama Nuova Pedagogia perche' ha un'attenzione diversa nei confronti del bambino". A dirlo e' Adele Caprio, psicologa e pedagogista, autrice del libro 'Pedagogia. Un'arte in divenire' (Anima Edizioni), oltre che presidente dell'associazione culturale 'Le Nuvole' a Civita Castellana (Lazio).
- Cosa non va nella scuola pubblica? "È il luogo dell'omologazione. Nonostante gia' dagli anni '70 Gardner parli di intelligenze multiple, in base ai parametri di una normalita' fittizia, sempre piu' bambini vengono definiti iperattivi- afferma la psicologa- perche' e' molto piu' semplice medicalizzarli che porsi domande. Nessuno si chiede infatti come mai i bambini a scuola si annoino. La scuola nel tempo e' diventata, tranne rare eccezioni, solo un diplomificio, un posto dove riempire gli studenti di nozioni e, chi esce appena dai parametri stabiliti, viene etichettato come anormale. Il problema e' che i bambini di oggi sono eccezionali: ricerche internazionali parlano delle nuove generazioni come di bambini che sfiorano livelli di genialita' del 98%, ma trovandosi in un sistema che risale a 200 anni fa sviluppano diverse intolleranze. Ad esempio lo stare seduti sei ore dietro un banco- continua Caprio- quando gia' Jean Piaget (noto psicologo, biologo e pedagogista svizzero) all'inizio del Novecento parlava di intelligenza psicomotoria (piu' ti muovi e piu' diventi intelligente). Il sistema attuale annulla la creativita' dell'essere umano- afferma la Caprio- mentre con la Nuova Pedagogia vogliamo mettere la creativita' al primo posto e dire che ogni bambino e' un pozzo di idee, di informazioni e , soprattutto, ha una sua missione. Un bambino che sviluppa la propria creativita' sara' capace di risolvere qualunque problema. Compito dell'educatore e' capire qual e' la sua missione e dargli gli strumenti adeguati per aiutarlo a conseguirla".
'ScuolAgire' e' il progetto educativo che l'associazione Le Nuvole, Centro di ecologia umana, "porta avanti da 10 anni- continua la presidente-. Facciamo un percorso di due anni con genitori ed educatori per aiutarli a riscoprirsi prima come persone, per essere poi capaci di esercitare la propria sovranita' educativa e decidere in coscienza dell'educazione dei propri figli. La nostra Costituzione, articoli 33 e 34, dice che l'educazione del bambino e' obbligatoria ma il dove istruirli lo sceglie il genitore". Il corso di formazione e' nato perche' "ho ricevuto centinaia di telefonate da genitori che sono confusi circa la scelta scolastica dei propri figli. Per questo motivo ribadisco che prima di 'curare' un bambino, che presenta un problema/difficolta', bisogna 'aiutare' i genitori".
La Nuova Pedagogia ha una visione sistemica. "Coinvolge tutti e tre gli attori della scuola: il genitore, il bambino e l'insegnante. Lo strumento con il quale 'prendo in carico' insegnanti e genitori e' quello della Psicosintesi, corrente psicologica dello psichiatra fiorentino Roberto Assagioli. È uno straordinario metodo di integrazione della personalita', che aiuta le persone a scoprire i propri talenti. Noi cerchiamo di focalizzarci soprattutto sui talenti del bambino, del genitore e dell'insegnante, e lavoriamo sulla qualita' della vita (life skills). I bambini di solito non hanno reali problemi ma hanno bisogno di un ambiente sano, che li faccia rifiorire. Basta seguire gli stessi criteri dell'orticultura- spiega la psicologa-: se gli dai la giusta luce, la giusta acqua e un terreno con il giusto livello di azoto, verranno fuori alberi bellissimi. Siamo esseri con qualita' fisiche, emotive e mentali... gli adulti sono il terreno, i bambini il seme".
Grazie a questi corsi "aiutiamo alcune famiglie ad aprire scuole genitoriali in cui genitori ed insegnanti definiscono un programma in base a cio' che credono sia meglio per i loro bambini. Per legge e' sempre possibile rientrare nella scuola pubblica, basta sostenere un esame".
- Economicamente queste scuole alternative private sono sostenibili? "In Italia i prezzi variano da scuola a scuola, ogni associazione si gestisce a modo suo: dalla banca del tempo al baratto, la formula e' assolutamente personale. Certo- chiosa l'esperta- in paesi come la Germania e' possibile scegliere se fare le scuole Montessoriane, Steineriane o Libertarie, e sono tutte pagate dallo Stato.".
- È un fenomeno che sta crescendo? "Enormemente. Sto per finire il primo anno di corso a Viterbo e le ragazze che stanno terminando la formazione, lavorano gia' a 5 progetti di scuole. C'e' fermento, se ne sente il bisogno".
In una scuola di Nuova Pedagogia "i bambini 'strani' non esistono perche' i metodi sono personalizzati su ogni soggetto. Se un soggetto e' dislessico invece di fargli scrivere le lettere sul quaderno, gli facciamo scrivere le lettere grandi come la lavagna e, col tempo, comincera' a scriverle sempre piu' piccole finche' poi non avra' difficolta' a leggerle. Il problema e' il metodo, non il bambino e bisogna rispettare i tempi di ogni soggetto. Va anche detto che gli insegnanti delle scuole tradizionali non riescono a stare dietro a 30 bambini, il numero ottimale sarebbe massimo 8-10 allievi per ogni insegnante".
Le prossime presentazioni dei corsi 'ScuolAgire' si svolgeranno a Capannori (Lucca) il 31 marzo, a Lodi il 1 aprile, a Monopoli (Bari) il 27 aprile, a Nola (Napoli) il 5 maggio e a Genova l'8 luglio. Per info www.lenuvoledicivita.it (Wel/ Dire)