Accade nel maceratese con gli ospiti della comunita' San Claudio
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 7 mar. - "Serve aiuto? Ci pensiamo noi!". Una dichiarazione di intenti, certo, ma anche il titolo di un progetto simpatico e ambizioso, che vede scendere in campo gli ospiti della Comunita' per psichiatrici San Claudio (Macerata), realta' legata alla Comunita' di Capodarco, nel supporto alle persone sfuggite al terremoto.
Il contesto. I terremoti che hanno interessato il centro Marche negli ultimi mesi hanno avuto importanti ripercussioni in molteplici realta'. Numerose persone sono state costrette ad abbandonare le proprie cose, la propria terra, le proprie abitudini, la propria normalita' e si sono ritrovate a vivere in un contesto nuovo in cui tutto va ricostruito. Spesso ci si ritrova lontani da casa, circondati da "altri" che non si conoscono e si perde il senso di appartenenza. "In tale contesto si inserisce il nostro progetto- affermano i responsabili-. Gli ospiti della comunita' San Claudio scenderanno in campo in prima persona mettendo le proprie capacita' e il proprio tempo al servizio della collettivita', trasformandosi da 'peso' per la societa' in risorsa".
Quando si parla di progetti nelle comunita', generalmente si pensa ad un soggetto o ente esterno che presenta un'attivita' a vantaggio degli ospiti della stessa. In questo caso la prospettiva e' rovesciata. Gli ospiti della comunita' San Claudio da semplici fruitori di un servizio diventano essi stessi fornitori, rispecchiando a pieno il concetto di integrazione, definita come l'insieme dei processi che rendono l'individuo membro di una societa'.
Il progetto. Destinatari del progetto sono gli ospiti della comunita' San Claudio ("compatibilmente alle loro possibilita'") e le famiglie terremotate ospiti nell'hotel San Claudio (per la maggior parte di origine straniera, provenienti dal comune di Caldarola). A coordinarli saranno la psicologa Stefania Pietracci e la responsabile della Comunita', Martina Monterubbiano. Elena Mataloni e' invece la referente del progetto.
Nello specifico, gli ospiti della comunita', seguiti da un operatore con funzione di responsabile, individualmente o in coppia, si alterneranno nell'arco della settimana (martedi, mercoledi', venerdi'), compatibilmente con gli altri impegni comunitari, in modo da offrire il loro aiuto al momento della colazione, che verra' servita in una sala dell'Hotel San Claudio. Gli ospiti si recheranno all'hotel San Claudio alle ore 9:00 dopo aver effettuato la colazione in comunita'. Qui aiuteranno nel servizio della colazione (apparecchiamento, sparecchiamento, pulizie ecc.) e nell'allestimento della sala per il pranzo.
Avranno altresi' la possibilita' di interagire e confrontarsi con le persone terremotate ospiti dell'Hotel.
Spiegano i responsabili della Comunita': "Questo progetto vuole fornire agli ospiti della comunita' un'occasione per mettersi alla prova fuori dal contesto comunitario protetto e accrescere il senso di competenza e responsabilita' individuale in modo da potersi sentire realizzati come persone. Realizzazione che non arriva solo a 'guarigione' completa, ma nel mezzo del percorso. Inoltre, lavorare sull'identita' sociale rappresenta una parte importante del processo che poi prevede anche il lavoro sull'identita' personale".
Gli obiettivi specifici, dunque, sono quelli di sviluppare negli ospiti un maggiore senso di responsabilita' verso se' stessi e verso gli altri; permettere un contatto diretto con la realta' e un miglioramento delle abilita' interpersonali; stimolare il senso di auto-efficacia personale; combattere la solitudine e l'isolamento del paziente con patologia psichiatrica in Struttura. "Gli obiettivi specifici perseguiti dal progetto potranno avere un risvolto positivo nella vita in comunita'- si sottolinea-. Le emozioni nate da un'esperienza in cui gli ospiti hanno la possibilita' di sentirsi utili per gli altri, di avere anche loro qualcosa da offrire, dovranno essere un aiuto per gli ospiti, affinche' possano iniziare a riscoprire un senso del loro vivere quotidiano".
(Wel/ Dire)