(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 7 mar. - "Dove c'e' un ragazzo che lancia una sfida per crescere, la' deve esserci un adulto pronto a raccoglierla. Non sara' cosa piacevole. Ma a livello profondo, nella fantasia inconscia, si tratta di una questione di vita o di morte per l'adolescente". Lo ha scritto Donald Woods Winnicott, noto pediatra e psicoanalista inglese, e a metterlo in pratica e' l'associazione 'Fiori d'acciaio', nata per offrire un servizio privato di 'Compagno Adulto"' a sostegno di adolescenti e pre-adolescenti in difficolta' e alle loro famiglie.
L'associazione si e' presentata al pubblico lo scorso 3 marzo a Roma con Magda Di Renzo, responsabile del servizio Terapie dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO)., come madrina della serata.
"Abbiamo spiegato bene chi e' il Compagno Adulto e qual e' il protocollo di avvio di un intervento", precisa alla Dire Eugenia Cassandra, psicoterapeuta specialista dell'eta' evolutiva e cofondatrice di 'Fiori d'acciaio' insieme a Diana Paolantoni, psicologa specialista dell'eta' evolutiva e in dinamiche familiari, e a Caterina Scarpiniti, dottoressa in Psicologia e operatore AEC (Assistente Educativo Culturale).
'Fiori d'acciaio' e' "un servizio nato per seguire gli adolescenti ad alto rischio sociale psicopatologico (o adolescenti a limite) tra i 12 e i 18 anni, ma vengono valutati singolarmente anche i casi di ragazzi oltre i 18 anni.
L'espressione 'Compagno Adulto' nasce negli anni 80 a Neuropsichiatria infantile e il marchio e' stato recentemente registrato da 'Rifornimento in volo' Onlus- spiega Cassandra-. È quindi una definizione a marchio registrato, che nel tempo e' diventata uno stile terapeutico per quei ragazzi che non riescono ad entrare in una stanza di analisi, che non riescono a creare un rapporto terapeutico dialogico (sulla parola) e che hanno bisogno di un sostegno basato sul fare insieme". Il 'Compagno Adulto' e' un operatore, "quasi sempre uno psicologo, che aiuta il ragazzo a svolgere delle attivita' che per svariati motivi e' impossibilitato a svolgere".
Alcuni adolescenti hanno difficolta' ad andare a scuola, altri a socializzare. A seconda delle problematiche, il Compagno Adulto li aiuta a svolgere tutte quelle attivita' attinenti al 'diventare indipendenti': dal cercare un corso professionale all'imparare a prendere i mezzi pubblici.
Perche' si usa il termine 'compagno'? "Il Compagno Adulto e' un giovane adulto nei confronti del quale il ragazzo puo' avere proiezioni e identificazioni molto importanti. Se fosse troppo grande- chiarisce la psicologa analista Cipa- queste identificazioni e proiezioni sarebbero impossibili. Il termine adulto sottolinea che parliamo di un terapeuta, uno psicologo, che ha superato l'adolescenza. Per lavorare con l'adolescenza bisogna averla superata, cosi' da non entrare in un rapporto troppo simmetrico. È importante, pero', che dentro gli operatori sia ancora viva una dimensione 'puer', per entrare in contatto con questi ragazzi che altrimenti non si affiderebbero".
Perche' avete deciso di creare un'associazione? "Abbiamo lavorato per circa 13 anni nel sociale con il Comune di Roma e ci siamo rese conto che le lungaggini nei pagamenti creavano un burnout (sindrome di esaurimento emotivo) degli operatori, finendo per abbandonare il lavoro con i ragazzi. Il turn over degli operatori a volte comprometteva la buona riuscita dell'intervento- spiega Cassandra- quindi noi tre psicologhe abbiamo creato un'associazione per dare vita a una rete privata di operatori 'Compagno Adulto' a cui e a fine mese assicuriamo il pagamento, senza rischiare di inficiare il lavoro sui ragazzi a causa di un burnout. Abbiamo un contatto diretto con le famiglie che desiderano far fare psicoterapie ai figli, le aiutiamo con un lavoro che ha finalita' terapeutiche ma all'interno di un setting diverso da quello classico: si costruisce all'interno della mente dell'operatore".
Il 'Compagno Adulto' e' "sempre sostenuto da un lavoro in equipe, che prevede supervisioni mensili e riunioni con tutti gli altri operatori, per sviluppare una dimensione di gruppalita' e di identita'", spiega alla Dire Eugenia Cassandra, psicoterapeuta specialista dell'eta' evolutiva e cofondatrice di 'Fiori d'acciaio'.
Qual e' il rischio nel lavoro del 'Compagno Adulto'? "E' quello di lavorare da soli, che da un lato puo' portare a sviluppare un senso di onnipotenza negli operatori (essere autoreferenziali)- risponde- dall'altra il pericolo di sentirsi senza forze e senza risorse. Le supervisioni cadenzate mensilmente, il confronto tra gli operatori (che leggono tutti i report per conoscere tutti gli adolescenti) e le uscite di gruppo limitano i rischi sopramenzionati e incidono positivamente sul benessere dei giovani: nelle uscite di gruppo i ragazzi possono confrontarsi tra loro, iniziare ad avere minore paura delle proprie sintomatologie e crearsi nuove identita'".
L'associazione 'Fiori d'acciaio' punta anche sulla genitorialita'. "Il lavoro parallelo sulle famiglie non esiste nelle Asl per l'eta' evolutiva, impegnate solo sui minori.
Inoltre, i servizi sociali per gli adulti prevedono altre attivita'. Ma il sostegno ai genitori permette di far proseguire il lavoro con gli adolescenti in una direzione e con una velocita' che la famiglia possa seguire". Tutti i professionisti che intervengono sul caso "sono infatti in continua comunicazione tra loro, per permettere a tutti gli attori della famiglia di essere sempre contenuti".
Attenzione a non fare confusioni: "Il Compagno Adulto non e' un assistente domiciliare- sottolinea Cassandra- non parliamo di handicap".
Il nome 'Fiori d'acciaio' nasce dal lavoro con gli adolescenti in strada, nelle periferie: "Vedevamo questi ragazzi come dei veri e propri fiori sull'asfalto- racconta Cassandra- tiravano fuori risorse inaspettate e capacita' inaudite. Il nome deriva anche da un famoso film con Jiulia Roberts che parlava di questo fiore rappresentativo delle donne del Sud degli Stati Uniti d'America, famose per la loro forza e tenacia".
La sede dell'associazione e' a Roma, in Via Paolo Paruta,3.
Per contatti, chiamare Eugenia Cassandra al 3395290868; Diana Paolantoni al 3490738347; o Caterina Scarpiniti al 3387133932. Il sito web e'
http://fioridacciaio.wixsite.com/fiori; la mail fioridacciao2016@gmail.com.
(Wel/ Dire)