Testimoniano un disagio psicologico associato spesso ad altre turbe psichiche
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 30 mag. - Finalmente un accordo tra le diverse figure di specialisti coinvolte nella presa in carico dei pazienti con Crisi Psicogene non Epilettiche, patologia che colpisce prevalentemente giovani tra i 18 e i 45 anni, con una predominanza del sesso femminile. E' il risultato della Conferenza Nazionale di Consenso su Diagnosi e Terapia delle Crisi Psicogene non Epilettiche che si e' svolta all'Universita' di Catanzaro, organizzata dal professore Umberto Aguglia - ordinario di Neurologia presso l'Universita' Magna Graecia di Catanzaro e direttore del Centro Regionale Epilessie del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria- ed introdotta da Aldo Quattrone, Magnifico Rettore dell' Ateneo Catanzarese e Past President della Societa' Italiana di Neurologia (Sin) promotrice dell'iniziativa.
"Le crisi psicogene sono 'attacchi' improvvisi che si presentano in modo simile alle crisi epilettiche- afferma Aguglia- ma che non sono determinati da anormali scariche elettriche cerebrali, bensi' da rilevanti disagi psicologici.
Queste crisi si verificano in circa 30 persone/100.000 abitanti e testimoniano l'esistenza di un disagio psicologico, associato frequentemente ad altre turbe psichiche (depressione, ansia, disturbi di personalita', ecc). Molti pazienti con crisi psicogene sono spesso erroneamente diagnosticati come epilettici e ricevono pertanto un trattamento non adeguato con farmaci antiepilettici che si dimostra inefficace e potenzialmente con effetti collaterali". Cosi' in un comunicato la Sin.
In letteratura mancano dati scientifici consolidati sulla metodologia diagnostica e sulla presa in carico di questi pazienti e cio' porta ad una forte disomogeneita' di comportamenti sul piano clinico, organizzativo e gestionale tra i vari esperti coinvolti quali neurologi, neuropsichiatri infantili, psichiatri, psicologi, neuropsicologi. Grazie all'evento di Catanzaro e' stato raggiunto il consenso sulle procedure diagnostiche che si ritiene siano non solo efficaci, ma anche rispettose della sensibilita' dei pazienti, e sulla presa in carico che si auspica sia sempre multidisciplinare. Tutti gli esperti, tuttavia, hanno convenuto sulla necessita' di colmare, con ricerche ad hoc, le numerose lacune che la letteratura scientifica non e' riuscita finora a colmare e che riguardano soprattutto le procedure terapeutiche, sia psicologiche che farmacologiche. Gli atti di questa conferenza sono in via di elaborazione e saranno pubblicati entro la fine dell'anno. La Conferenza Nazionale di Consenso ha portato per la prima volta a una visione comune dell'approccio alla patologia grazie alla partecipazione delle piu' importanti Societa' Scientifiche del settore quali Lega Italiana Contro l' Epilessia (Lice), Societa' Italiana di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell' Adolescenza (Sinpia), Societa' Italiana di Neurologia Pediatrica (Sinp), Societa' Italiana di Neuropsicologia (Sinp), Societa' Italiana per i Disturbi del Neuro-sviluppo (SIDiN), Societa' Italiana di Psichiatria (Sip), Societa' Italiana di Neuropsicologia (Sinp), oltre a medici legali, bioeticisti numerosi esperti indipendenti, ed ai rappresentati delle Associazioni di pazienti: Associazione Italiana Contro l'Epilessia (Aice) e Federazione Italiana Epilessie (Fie), conclude la Sin.
(Wel/ Dire)