"Non malattie. Rischio piu' basso dell'essere eletti in parlamento"
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 18 lug. - Le reazioni gravi da vaccini sono allergiche e non malattie. E i migranti in arrivo in Italia non sono fonte di infezione. Walter Ricciardi, presidente dell'Istituto superiore di Sanita' (Iss), interviene cosi' su vaccini e migranti, sulla bassa copertura che c'e' in Italia e sull'emendamento che ha cambiato il decreto legge sull'obbligo vaccinale nel nostro Paese.
"I virus e i batteri circolano, da parte nostra quando andiamo all'estero e da parte dei migranti quando vengono qui. L'Africa ha fatto passi da gigante sulla protezione vaccinale. Paesi come Etiopia, Tanzania ed Eritrea hanno tassi di copertura vaccinale superiore rispetto a quelli nostri. Non sono quelle le fonti di infezione", ha detto ancora Ricciardi all'agenzia Dire, a margine del convegno 'No one left behind: global health, access to care, inequalities and migration', promosso dal ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, il Fondo globale e i Friends of the Global fund Europe, in collaborazione con l'Istituto superiore di Sanita' e il ministero della Salute.
"È il fatto che c'e' un abbassamento di copertura vaccinale- ha proseguito Ricciardi- di fronte a germi che non sono scomparsi, e' scomparso solo il vaiolo, le persone che non sono protette hanno maggiore rischio. E lo stiamo vedendo con il morbillo". La situazione, per il presidente Iss, "e' tale per cui ci saranno altre patologie che possono emergere. Il morbillo particolarmente contagioso e quando c'e' una soglia di copertura bassa si diffonde. In questo momento abbiamo Romania e Italia come 'campioni del mondo' della circolazione: quasi 8mila casi in Romania e oltre 3.400 in Italia. In Romania le condizioni del Servizio sanitario nazionale non hanno fatto le stesse performance dell'Italia: hanno avuto 31 morti, moltissimi bambini, noi 'solo' 2 ma sono tutte morti evitabili".
A proposito della bassa copertura vaccinale, per Ricciardi la motivazione e' doppia. "C'e' una falsa interpretazione della realta': da una parte una sottovalutazione dei rischi", vale a dire 'non ci sono piu' queste malattie'", e invece "le malattie ci sono e sono pronte a ritornare". Dall'altra, invece, "c'e' una sopravvalutazione dei rischi dei vaccini, che sono le piu' sicure tecnologie che la medicina possa offrire e si ritorna con cose tipo 'fanno danni gravi', o 'provocano l'autismo'. In realta' le reazioni gravi dei vaccini, che sono allergiche e non malattie, sono 1 su milione. Molto piu' facile essere eletto in Parlamento in Italia, e' 1 a 117mila, quindi 10 volte piu' probabile rispetto ad avere un rischio da vaccino. E poi ci sono i social media che alimentano, le persone una volta che hanno una convinzione e' difficile togliergliela. E c'e' anche il falso senso della liberta' di credere alle panzane. Si mette a rischio la salute dei bambini, e quella e' una liberta' che non esiste".
Sempre a proposito dei vaccini, nei giorni scorsi c'e' stato il via libera all'emendamento al decreto legge sui vaccini che fa scendere quelli obbligatori dai 12 inizialmente previsti a 10.
"Io lo interpreto in maniera diversa. Ha portato a copertura vaccinale da 12 a 14. Prima erano 12 vaccini obbligatori, invece oggi sono inclusi 14: 10 obbligatori, quelli con maggior emergenza, poi 4 come urgenti. L'obbligo e' sui servizi e non sulle persone, perche' i servizi sono obbligati ad offrirli attivamente e gratuitamente. Questa soluzione e' buona per proteggere da 14 malattie contro le 12 di prima".
(Wel/ Dire)