(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 11 lug. - Le fragilita' personali e sociali all'interno dei contesti familiari sono in costante crescita. Il motivo? Secondo Cammino, la Camera nazionale avvocati per la famiglia e per i minorenni, va cercato nella "crisi dei ruoli genitoriali, nella lontananza dei legami parentali, nei nuovi linguaggi sociali e morali, tutte conseguenze di una societa' globalizzata che annulla le distanze logistiche e aumenta quelle personali". Con il risultato di disorientare non solo gli utenti ma anche gli operatori che entrano in contatto con loro, "perche' i canoni giuridici, sociali, operativi spesso sembrano non rispondere piu' alle reali esigenze dell'utenza e alla necessita' costituzionale di assicurare pari diritti fondamentali e pari opportunita' - continuano - Piu' le situazioni sono connotate da grande fragilita', piu' per dettato costituzionale devono essere sostenute, aiutate, potenziate perche' ciascuno e soprattutto i soggetti piu' vulnerabili, in primis i minori, vi trovino piena tutela del loro sviluppo".
Secondo Cammino, "il disorientamento e' anche alimentato da un sistema di giustizia frammentato tra piu' giudici con competenze che vanno ad accavallarsi proprio sui nuclei piu' fragili, diverse modalita' di giudicare, persino diversa composizione e diversi strumenti". Da qui la proposta di una riflessione sul tema, per formare avvocati e altri operatori capaci di affrontare le tematiche relative al diritto delle persone, delle relazioni familiari e dei minori, "ponendo attenzione anche ad aspetti non prettamente giuridici, come quelli sociologici, psicologici o pedagogici". Questo il tema al centro del convegno "Famiglie fragili: tra welfare e giurisdizione", che si e' svolto il 3 luglio a Bologna.
(Wel/ Dire)