Da corridoio Rizzoli appare piu' grande se vista da lontano
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 11 lug. - L'Universita' di Bologna spiega l''effetto cannocchiale' della torre degli Asinelli dal corridoio monumentale del complesso di San Michele in Bosco, oggi Ospedale Rizzoli, vale a dire l'illusione ottica per cui "allontanandosi dalla finestra la torre sembra ingrandirsi". Ad analizzare il fenomeno, spiega l'Ateneo, e' uno studio scientifico condotto da Marco Costa e Leonardo Bonetti del Dipartimento di Psicologia dell'Alma Mater, recentemente pubblicato su 'Perception'.
Il cosiddetto 'effetto cannocchiale' si realizza muovendosi lungo il corridoio, che con i suoi 162,26 metri e' uno dei vani architettonici piu' lunghi di Bologna, e la cui finestra Nord e' esattamente in asse con l'apice della torre degli Asinelli, posta a 1.407 metri di distanza. In pratica, "come in uno zoom, la sommita' della torre appare sempre piu' grande fino a coprire l'intera finestra centrale, anche se in realta' ci si sta allontanando dalla torre stessa", mentre "muovendosi nel corridoio verso la torre questa sembra progressivamente rimpicciolire, malgrado ci si stia avvicinando". Gia' nel 1714 Paolo Battista Baldi, docente dell'Universita' di Bologna, "aveva rappresentato in un disegno i rapporti geometrici fra il corridoio e la torre", e nella ricerca attuale "sono stati condotti quattro studi, due nel sito e due in laboratorio", in cui "si e' quantificato il fenomeno, calcolando un ingrandimento percettivo del 9,95% ogni 16 metri quando ci si allontana, e una riduzione percettiva dell'11,62% ogni 16 metri quando ci si avvicina". L'illusione e' dovuta al fatto che "quando ci si allontana o ci si avvicina alla finestra, quest'ultima subisce delle modificazioni nella proiezione retinica, mentre l'oggetto inquadrato, essendo lontano, rimane sostanzialmente immutato".
(Wel/ Dire)