(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 4 lug. - "La cosa che non deve piu' accadere, e che questa Commissione non vuole accada mai piu', e' che donne come Ester Pasqualoni denuncino stalker, molestatori o violenze e queste denunce finiscano nel nulla. Serve un sistema efficace di protezione delle vittime ad alto rischio e soprattutto l'assunzione di responsabilita' da parte di tutti gli attori del sistema perche' appunto il sistema di protezione funzioni e sia davvero efficace". Lo dice la senatrice Francesca Puglisi (Pd), presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sul femminicidio e violenza di genere, dove e' stata audita l'avvocato Caterina Longo, legale dell'oncologa uccisa lo scorso 21 giugno davanti all'ospedale di Sant'Omero, in provincia di Teramo.
Dall'audizione, osserva Puglisi, "e' emerso un film dell'orrore che ha vissuto la dottoressa Pasqualoni per troppo tempo. Ci e' stato raccontato che ha fatto piu' e piu' denunce sia ai carabinieri che alla polizia di Stato. C'era stato un ammonimento da parte di un magistrato, poi pero' e' stato tutto archiviato. Senz'altro la Commissione continuera ad ascoltare anche altri attori del sistema per continuare a capire che cosa e' davvero successo in questo caso, che cosa non ha funzionato nella protezione di una vittima ad alto rischio perche' questo e' il quadro che era emerso: una persona continuamente seguita e filmata, che subiva gli appostamenti anche di fronte alla scuola dei propri figli".
Francesca Puglisi (Pd), al termine dell'audizione dell'avvocato di Ester Pasqualoni in Commissione Femminicidio, spiega che sul fronte della protezione delle vittime "serve un lavoro di squadra. Questa- sottolinea la presidente- e' la cosa che abbiamo capito dalle audizioni fin qui fatte. Serve un'attenta valutazione del rischio sia da parte dei magistrati che da parte delle forze dell'ordine e di tutti coloro che vengono a contatto con una vittima, una donna che subisce violenze e minacce".
Quanto alle parole del capo della polizia Franco Gabrielli, ("Non possiamo incarcerare tutti gli stalker"), Puglisi commenta: "Non ci si puo' rassegnare perche' noi abbiamo molta fiducia nella polizia di Stato e nell'Arma dei carabinieri. Sappiamo come siano i migliori in Europa, e forse al Mondo, nel proteggere tutti i cittadini e le cittadine dal rischio attentati terroristici. Non e' possibile che non ci sia un modo efficace per proteggere le donne dalla violenza maschile".
Qui e' possibile vedere la videointervista della Dire.
(Wel/ Dire)