(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 4 lug. - Ester Pasqualoni, oncologa di 53 anni, e' solamente l'ultima vittima di una lunga serie di femminicidi. Il 21 giugno, e' stata uccisa, nel teramano, da uno stalker che la tormentava da anni, alla fine del suo turno in ospedale mentre si stava recando verso la sua auto. L'uomo era gia' stato denunciato due volte, ma pur essendoci in Italia una legge sullo stalking, in entrambi i casi le querele erano state archiviate, poiche' gli investigatori non convinti non erano intervenuti per tutelare l'incolumita' della donna, che si sentiva minacciata. "Basta! E' ora di cambiare passo", dichiara l'Osservatorio Pari Opportunita' e Politiche di Genere di Auser.
"E non consola apprendere che con molta probabilita' il presunto stalker si sia suicidato, e non ci tranquillizzano le parole del capo della polizia Franco Gabrielli che ha definito la vicenda una 'grande sconfitta', aggiungendo che 'questi comportamenti hanno una gamma di modalita' che puo' portare a situazioni tragiche, ma non possiamo incarcerare tutti gli stalker', anche se ha esortato alla prevenzione soprattutto di natura culturale".
L'Osservatorio prosegue: "Cerchiamo di convincere le donne che si rivolgono ai nostri centri a denunciare, ma a che serve se non sono adeguatamente tutelate? E' necessario investire sulle donne e sulla solidarieta' tra donne per costruire un'Italia migliore". Secondo Auser "la violenza di genere e' una questione di democrazia negata, che bisogna combattere con trasformazioni culturali ed ampiamente condivise, capaci di diffondere l'affermazione della legalita', dei diritti, delle liberta' e del reciproco rispetto tra i generi. E' un dovere rivendicare il diritto di essere donne, nella diversita' dei differenti modi di essere".
(Wel/ Dire)