Infanticidi, episodi drammatici ed eclatanti spingono esperti a interrogarsi
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 27 giu. - Esiste un disagio significativo nell'approccio alla maternita' e alla paternita' quantificabile nel 14% delle madri e nel 13% dei padri, ma si raggiunge il 40-50% se si considerano le forme piu' lievi. Questi dati, che troppo spesso si trasformano in dolorosi e a volte tragici fatti di cronaca, vengono evidenziati nei dati preliminari di una recente ricerca sulla psicopatologia in madri e padri in gravidanza condotta presso l'Uoc di Psichiatria della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, coordinata dal professor Luigi Rinaldi, aggregato di Psichiatria presso l'Universita' Cattolica del Sacro Cuore.
"Il disagio si trasferisce nei neonati e nei bambini, figli di queste coppie in difficolta'- spiega il professor Rinaldi- con conosciute e gravi ripercussioni emotive che dureranno tutta la vita o a volte con vere e proprie esperienze di trascuratezza, abuso psicologico e/o fisico. È importante sviluppare una cultura sul sostegno alla genitorialita' e sugli interventi precoci di prevenzione del disagio in una societa' che sembra poco attenta. La finalita' e' quella di non arrivare alle forme eclatanti del disagio di madri, padri e figli, quelle che fanno notizia, quelle che purtroppo periodicamente- anche di recente- si sentono e si leggono sui quotidiani: mamme o padri che dimenticano i bambini nell'auto, mamme o padri che lasciano o gettano il neonato nei cassonetti, infanticidi; tutti questi drammatici ed eclatanti episodi spingono a interrogarsi e a immaginare di intervenire su piu' fronti e in piu' momenti con opportunita' di accoglienza, ascolto e aiuto". Cosi' in un comunicato il Policlinico Universitario A. Gemelli.
Nel quadro di questo scenario nasce il corso 'L'approccio multidisciplinare alla maternita' ed alla psicopatologia perinatale', ideato e promosso da Lucio Rinaldi, coordinato dalla professoressa Sara De Carolis, aggregato di Ginecologia e Ostetrica all'Universita' Cattolica, partito il 22 giugno nella hall del Policlinico Gemelli.
Il corso e' un'occasione per formare psichiatri, psicologi, ostetriche, ginecologi, infermieri alla comprensione del disagio emotivo presente nell'esperienza della nascita e nella costruzione dell'identita' di madre e di padre attraverso anche il 'Percorso nascita' creato presso il Policlinico Agostino Gemelli di Roma. Un viaggio nelle diverse aree dell'ostetricia, della neonatologia e della pediatria, un percorso che comprende e integra l'attivita' di intervento psicologico e psichiatrico con l'attivita' ambulatoriale e i colloqui individuali con le gestanti al fine di accompagnarle fino all'inserimento, se opportuno, nei gruppi di terapia; un approfondimento dell'attivita' dell'Uoc di Psichiatria con la psicoterapia di gruppo, senza trascurare l'azione di sostegno alla maternita' e alla relazione madre-bambino secondo il modello 'Fiocchi in ospedale' di Save the Children e con il puntuale approccio e intervento della Direzione sanitaria e del Servizio Materno-Infantile del Gemelli.
"Obiettivo di questo percorso di aggiornamento professionale- conclude Lucio Rinaldi- e' formare in merito alla psico-biologia della gravidanza e del puerperio nella prospettiva di fornire modelli di sostegno, prevenzione e intervento precoce in risposta al disagio materno e genitoriale, nelle patologie ostetriche e neonatologiche, nella psicopatologie del periodo perinatale, nonche' nelle dis-regolazioni precoci della relazione madre-bambino".
(Wel/ Dire)