(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 27 giu. - Nils Muiznieks, il commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, in una
lettera inviata a presidenti di Camera e Senato, ai presidenti della commissioni giustizia dei due rami del parlamento e al presidente della commissione straordinaria per i Diritti Umani del Senato, sottolinea alcune preoccupazioni riguardanti il disegno di legge sulla tortura che il prossimo 29 giugno sara' in discussione a Montecitorio. "In particolare- secondo Nils Mui nieks- alcuni aspetti del testo sembrano essere in contrasto con la giurisprudenza della Corte EDU, le raccomandazioni del Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) e con la Convenzione delle Nazioni Unite sulla tortura (UNCAT)".
Il commissario nota "in particolare- si legge nella lettera- che nell'attuale progetto, perche' si configuri la tortura, e' necessario che si verifichino piu' condotte di violenze, minacce o crudelta'; la tortura puo' anche configurarsi quando il comportamento in questione comporta un trattamento inumano e degradante. Inoltre, la tortura psicologica e' limitata ai casi in cui il trauma psicologico sia verificabile". Notando che "il progetto attuale sembra divergere dalla definizione di tortura di cui all'articolo 1 dell'UNCAT anche per altri aspetti-prosegue Mui nieks- vorrei trasmettervi la mia preoccupazione per le gravi discrepanze e discordanze con tale definizione nella legislazione nazionale, che possono comportare casi in cui la tortura, pene o trattamenti inumani o degradanti restino non sanzionati, creando cosi' potenziali scappatoie per l'impunita'".
Il commissario europeo, sottolinea Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, "evidenza le stesse criticita' che avevamo gia' messo in risalto a nostra volta all'indomani dell'approvazione del Senato quando, insieme ad Amnesty International Italia, parlavamo di un testo impresentabile e lontano dalla Convenzioni delle Nazioni Unite. Quello che ci auguriamo e' che il nostro paese presto si doti di una legge che punisca la tortura e che questa sia il piu' possibile conforme all'articolo 1 della Convenzione ONU- conclude- che l'Italia ha ratificato nel lontano 1989".
(Wel/ Dire)