Tossicologo e medico SerT Bologna: Due trentenni hanno sniffato veleno
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 20 giu. - Sono due i trentenni in coma dopo avere sniffato scopolamina a una festa privata a Castelnuovo Rangone, nel modenese. La scopolamina, nota anche come ioscina, e' un farmaco alcaloide allucinogeno ottenuto da piante della famiglia delle Solanaceae. La sostanza, estremamente tossica, deve essere utilizzata solo in dosi ridottissime. Non va sottovalutato, infatti, il rischio di intossicazione, allucinazione, coma e morte. I due ragazzi modenesi, ora, sono in terapia intensiva e la loro prognosi e' riservata: alla polizia il compito di capire se la scopolamina possa essere considerata a tutti gli effetti una droga o se, come sostengono alcuni esperti, sia legale. Se fosse legale, non ci sarebbe nessun reato da perseguire. "Se pensiamo di difenderci con la legalita', abbiamo perso in partenza - attacca Salvatore Giancane, tossicologo e medico del SerT di Bologna -. Questi due ragazzi hanno sniffato un veleno: si tratta di un'azione frutto di ignoranza e disinformazione".
Come ricorda Giancane, l'abuso di farmaci e' un trend mondiale. Negli Stati Uniti per esempio, ogni anno 23 mila persone muoiono per droga e 28 mila per abuso di farmaci. "Nelle scuole medie italiane gli studenti sniffano Oki pensando sia psicoattivo, altri cacao. Le strategie di prevenzione sono assolutamente inefficaci: se sparissero tutte le droghe, tutti comincerebbero ad abusare di farmaci, con esiti anche peggiori di quelli degli stupefacenti. Il ricorso ai farmaci e' sempre piu' diffuso perche' c'e' il vantaggio di agire nella legalita': e' questo l'effetto della repressione". Il tossicologo porta l'esempio anche della Datura, pianta diffusissima, presente ai bordi di tante strade regionali ma anche pianta ornamentale, coltivata legalmente: "E' una delle droghe piu' potenti mai conosciute. Periodicamente, da 30 anni torna l'emergenza Datura: per esempio viene assunta come infuso. Gli effetti? Quelli della scopolamina, sono della stessa famiglia. Altera gli stati di coscienza, porta a crisi psichiatriche, altro che sballo. Da sempre utilizzata per riti sciamanici e religiosi - da persone in grado di evitare gli effetti tossici - oggi viene iniettata con estrema leggerezza". Secondo Giancane, come detto, le cause di questi comportamenti vanno ricercate nella disinformazione: "Si e' sempre alla ricerca della notizia sensazionale, bypassando l'importanza di fare informazione. Perche' in un titolo dobbiamo leggere 'Morto per un cocktail fatale di droghe'? Cosa costa scrivere 'Morto per avere assunto speedball'? A Bologna un sacco di ragazzi prendono cocaina ed eroina". La soluzione, spiega il medico, e' lavorare con le scuole: "Oggi nelle classi si dice solo: non si deve fare, nient'altro. E poi si mandano i cani: ma la scuola dove passano i cani antidroga non e' una scuola che educa. Sarebbe il momento di istituire un corso su sostanze e abuso in tutte le scuole dell'obbligo, per parlare, per esempio, di caffe', farmaci, sigarette, alcol, droghe. Dobbiamo consegnare ai ragazzi le informazioni di base. Poi, nella maggior parte dei casi, nessuno abusera' mai di una qualche sostanza ma, in tutti gli altri casi, chi lo fara' avra' le istruzioni per l'uso. Chi abusa oggi, invece, non ha gli strumenti, e questi sono i risultati".
La conoscenza, ribadisce Giancane, fa sempre bene. Come per i vaccini: "Le persone vogliono sapere ma, se non e' prevista un'informazione ufficiale professionale, vanno a cercare le risposte su Internet, magari limitandosi a leggere un titolo o le prime due righe. Chiedere di fare informazione seria, sembrerebbe un atteggiamento di buon senso, ma non e' cosi'. Sono ancora moltissimi quelli convinti che parlare di abusi a scuola sia un incentivo. Ma e' esattamente il contrario".
(Wel/ Dire)