Sara' depositata alla Pisana, Mattia: Esaltata nostra multifunzionalito'
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 24 gen. - Facilitare la guarigione di pazienti malati di cancro grazie al contatto con gli animali, aiutare a superare il disagio psichico coltivando un albero da frutto, favorire il reinserimento lavorativo con l'impiego in vigne e allevamenti, incoraggiare i corretti stili di vita facendo conoscere i prodotti alimentari tipici della dieta mediterranea. E' questo il senso della proposta di legge sull'agricoltura sociale presentata al Consiglio regionale del Lazio da UeCoop, l'associazione nazionale di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo promossa dalla Coldiretti, che a livello locale rappresenta oltre 500 imprese.
In altre parole, significa promuovere l'agricoltura per sviluppare interventi e servizi sociali, socio-sanitari, educativi e di inserimento socio-lavorativo, con lo scopo di facilitare l'accesso alle prestazioni essenziali da parte di persone, famiglie e comunita' di tutto il territorio regionale, in particolare delle zone rurali o svantaggiate. La proposta, infatti, prevede che sotto la dicitura 'agricoltura sociale' si possano realizzare in particolare tre percorsi: l'inserimento e il reinserimento di lavoratori disabili o svantaggiati, compresi i minori in eta' lavorativa presenti in progetti di riabilitazione e sostegno sociale; l'erogazione di prestazioni e servizi che affiancano le terapie mediche, psicologiche e riabilitative, grazie anche all'aiuto di animali allevati e la coltivazione delle piante; lo sviluppo di progetti finalizzati all'educazione ambientale e alimentare, alla salvaguardia della biodiversita', ma anche alla conoscenza del territorio.
Questa proposta "e' l'ennesima esaltazione della multifunzionalita' dell'agricoltura", ha spiegato il presidente di UeCoop Lazio, Aldo Mattia, che ha annunciato: "Lunedi' 23 gennaio depositeremo formalmente qui alla Pisana la nostra proposta di legge e faremo un pressing costante per portare a casa il miglior risultato. Vogliamo far approvare una legge gia' in vigore a livello nazionale da qualche mese, che deve pero' essere declinata a livello regionale, sulla scia di quanto abbiamo gia' fatto con la legge sui danni della fauna selvatica".
L'iniziativa, e' convinto Mattia, "avra' successo perche' c'e' una grande richiesta da parte del cittadino-consumatore, e dall'altra parte consentira' agli agricoltori di ottenere adeguati finanziamenti, anche comunitari, per innalzare il reddito e tutelare territori marginali".
Gli organismi che si occuperanno di queste attivita' saranno le 'fattorie sociali', che verranno inserite in un apposito albo istituito presso l'Assessorato regionale all'Agricoltura, caccia e pesca, da aggiornare annualmente: questo permettera' anche il monitoraggio e la valutazione degli operatori e delle prestazioni, tramite uno specifico Osservatorio che definira' criteri, procedure, coordinamento, supporto alla formazione e alla comunicazione, raccolta di documenti.
(Wel/ Dire)