Rigopiano, la condivisione ha limitato la disperazione
Castelbianco (psicologo): Il trauma colpisce tutti, occorrono esperti per adulti e bambini
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 24 gen. - "Dalle ultime notizie sembra che nessuna delle persone trovate sotto le macerie sia rimasta isolata. Il fatto di vivere questa tragedia in condivisione ha permesso loro di evitare, o perlomeno di limitare, i momenti di disperazione legati alla solitudine e ad un abbandono totale". Commenta cosi' Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva, la slavina che ha investito l'hotel Rigopiano, nel comune di Farindola.
"È chiaro- afferma lo psicologo- che tutti, e non solo i bambini, siano soggetti traumatizzati che dovranno essere aiutati con tanta professionalita' e dolcezza, perche' devono rielaborare il trauma della valanga e il dramma di un lungo periodo trascorso in questo bianco isolamento".
Il ritorno ad una vita normale, per queste persone, "sara' piu' lento. Quanto e' accaduto- ammette lo psicoterapeuta- lascera' una ferita interna estremamente forte che necessita, oltre che di un aiuto in base all'emergenza, anche di una continuita' terapeutica. Solo cosi' sara' possibile affrontare tutte le conseguenze del trauma: le cosiddette ferite psichiche che spesso si tende a celare, ma che invece dobbiamo portare allo scoperto per poterle elaborare".
Il trauma colpisce tutti. "La complessita' della situazione non cambia tra adulti e bambini- chiarisce lo psicoterapeuta dell'eta' evolutiva- cio' che cambia e' la modalita' di accoglienza e di risposta che possono dare gli adulti e i bambini. Ad aiutarli ci dovranno essere sia gli esperti che trattano gli adulti- conclude- che quelli che si occupano di bambini".
(Wel/ Dire)
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