(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 17 gen. - Diciotto favole classiche: Il brutto anatroccolo, Peter Pan, Biancaneve, Cappuccetto Rosso, Pollicino. Diciotto persone con disabilita', i ragazzi e le ragazze dell'associazione "Quelli del Sabato", che hanno letto e cambiato le favole. Diciotto scrittori professionisti che le hanno riscritte a partire dalle novita' narrative decise dai giovani coinvolti. Il risultato e' il libro "C'era una svolta - 18 favole con un finale diverso", edito da "Quelli del Sabato", gruppo di volontariato di Bellinzago Novarese che dal 1992 si occupa di persone con disabilita'.
"Un'occasione per raccontare e raccontarsi, un modo per uscire dai limiti territoriali della provincia per raggiungere persone nuove, di ogni eta', perche' la fantasia, si sa, non ha tempo", riassume Ilaria Miglio, responsabile della comunicazione del gruppo.
Il titolo del libro prende spunto dal classico incipit delle favole, a cui, pero', aggiunge una 's', facendo presagire tutta un'altra storia: "Quel 'c'era una volta', rimasto immutato e preso come unica possibilita' per decenni, si trasforma in 'c'era una svolta'. Diventa quella piccola grande possibilita' di cambiare la trama, di cambiare il mondo, che e' data a ognuno di noi". Cosi', a 18 ragazzi con disabilita' del gruppo novarese sono state sottoposte 18 favole classiche: le hanno lette e poi ne hanno cambiato, a loro piacimento, personaggi, luoghi e finale, sotto la guida di Francesco Baldi, autore e attore teatrale. "È capitato che le principesse buone siano diventate cattive - sorride Miglio -. Ai ragazzi e' piaciuto moltissimo stravolgere le storie a cui erano abituati. Farlo durante un laboratorio di creativita' con un attore di professione, una persona per loro nuova, diversa dai volontari che vedono tutti i giorni, ha dato quel tocco in piu'".
A quel punto, e' stata chiamata in causa una schiera di scrittori professionisti ai quali sono stati mandati i nuovi spunti, "le nuove sollecitazioni fantastiche", affinche' riscrivessero le fiabe, dando loro una svolta imprevista: da Lella Costa a Martino Gozzi; da Ivano Porpora a Errico Buonanno; da Fulvio Ervas a Eduardo Savarese, solo per citarne alcuni.
"Quando ci hanno detto di si' credo non avessero bene idea di cosa sarebbe arrivato loro. Alla fine, tutti ci hanno raccontato di essere stati travolti da molta piu' fantasia di quanto si sarebbero aspettati. Per loro e' stato divertente rielaborare idee di altri, che hanno rispettato fedelmente". Ogni favola, in pratica, e' stata scritta a 4 mani - sebbene a distanza - con un autore e un ri-scrittore.
"Cosa troverete nel libro? Troverete l'ironia di Tiziana, i viaggi oltreoceano di Cosimo, la timidezza di Isabella. Le compagne di Renata e l'asino ansioso di Luigi. L'imprevedibile di Massimo e il peperoncino di Nicoletta. Il romanticismo di Ilaria, il pragmatismo di Antonio. Le abitudini di Fabio, le passioni di Ylenia. La chioma fluente di Eva, il cappuccetto di Manuela. La fatica dell'eroina di Roberta, il riposo assoluto di quella di Lella. Il riscatto per Dalila, la nostalgia per Andrea". Le illustrazioni delle favole e la copertina sono firmate dal torinese Hikimi, al secolo Roberto Blefari.
(Wel/ Dire)