Galeone (Salute): Informare i cittadini e agire sugli ambienti
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 28 feb. - "La nostra situazione epidemiologica e' caratterizzata da un'alta prevalenza di malattie croniche non trasmissibili, come quelle cardiovascolari, respiratorie e i tumori. Tutte queste malattie croniche hanno in comune dei fattori di rischio, tra cui un'alimentazione non corretta". A chiarirlo alla Dire e' Daniela Galeone, direttore dell'Ufficio VIII (Promozione della salute e prevenzione e controllo delle malattie cronico-degenerative) del ministero della Salute e coordinatrice del programma nazionale 'Guadagnare Salute: rendere facili le scelte salutari'.
"Un'alimentazione sana consente di mantenere il peso corporeo nei limiti della norma e di prevenire l'obesita', che non costituisce solo un grande problema di salute pubblica ma anche uno dei fattori responsabili dell'instaurarsi di ulteriori malattie croniche. Mangiare sano- ripete Galeone- aiuta a prevenire anche i tumori e il diabete".
E' stata proprio l'esigenza di agire sui fattori di rischio, legati ai comportamenti scorretti delle persone, che ha portato alla nascita di 'Guadagnare salute': "Il suo impianto strategico e' basato su un'azione integrata e coordinata sui quattro principali fattori di rischio modificabili: una sana alimentazione, la promozione dell'attivita' fisica; il controllo del fumo e del consumo rischioso di alcol".
Se e' vero che "i fattori di rischio siano legati ai comportamenti individuali- avvisa la direttrice- e' anche vero, pero', che questi stessi comportamenti siano spesso condizionati fortemente dagli ambienti dove le persone trascorrono la propria esistenza". Questo vuol dire che "bisogna agire su due livelli: promuovere l'empowerment, la consapevolezza dell'individuo sulle scelte salutari fin dall'infanzia, e creare i contesti (gli ambienti) che favoriscano tali abitudini salutari. Per realizzare questi obiettivi dobbiamo lavorare insieme ad altre istituzioni". L'attivita' motoria viene promossa anche rendendo "piu' accessibili i mezzi pubblici- spiega Galeone- il cui uso aiuta la mobilita' fisica e riduce l'inquinamento atmosferico (altro fattore causale di malattie croniche gravi). Per far giocare all'aperto i bambini, occorre che le citta' abbiano piu' spazi verdi. Tutto questo lavoro non puo' essere raggiunto con la sola azione del settore sanitario". Lo stesso discorso puo' essere fatto in ambito alimentare: "Per spronare la cittadinanza a un'alimentazione piu' sana dobbiamo coinvolgere l'industria alimentare, affinche' i prodotti in mercato abbiano sempre piu' delle caratteristiche nutrizionali favorevoli alla salute".
- Da soli non si vince, come si puo' creare una rete di lavoro? "È fondamentale il coordinamento con le Regioni", precisa la direttrice. 'Guadagnare salute' "prevede una strategia intersettoriale che viene declinata a livello del territorio, attraverso le Regioni, per mezzo del Piano nazionale della prevenzione. A livello locale quindi e' l'area sanitaria delle Regioni che crea dei raccordi con gli altri stakeholder (Comuni, Direzioni generali diverse nell'ambito regionale e le scuole sul territorio)".
Il ministero della Salute promuove tavoli intersettoriali con gli altri ministeri per prevedere specifici accordi di collaborazione: "Nel 2007 abbiamo stipulato un protocollo d'intesa con il ministero dell'Istruzione (Miur), rinnovato nel 2015, per creare una maggiore collaborazione e condivisione degli obiettivi strategici con il mondo della scuola. Questa e' una strategia declinata a livello regionale attraverso degli accordi con gli Uffici scolastici regionali- precisa la dirigente- anche perche' gli interventi realizzati nelle scuole rientrano nel Piano nazionale sulla prevenzione".
Il ministero della Salute coordina a livello centrale l'attivita' di sorveglianza: "Raccogliamo informazioni sui comportamenti della popolazione, sullo stato nutrizionale dei bambini e, in generale, sulle abitudini alimentari di adulti e bambini". Lo fa con 'Okkio alla SALUTE', il sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l'obesita' nei bambini delle scuole primarie (8-9 anni) e i fattori di rischio correlati, collegato al programma 'Guadagnare salute' e ai Piani di Prevenzione nazionali e regionali. "Un sistema che aiuta a capire quali sono le criticita', a decidere come orientare le politiche e gli interventi e a valutarne i risultati ottenuti". Un esempio e' il lavoro svolto per il raggiungimento dell'obiettivo prefissato dall'Unione europea e dell'OMS di arrestare l'obesita' infantile, fenomeno in crescita nel corso degli ultimi anni: "Nonostante il divario tra le regioni del Nord e del Sud, abbiamo visto che dal 2008 al 2014 - e adesso stiamo elaborando i dati del 2016 - c'e' stato un arresto e anche un lievissimo calo. Dati che dimostrano che le strategie che portiamo avanti sono efficaci- afferma Galeone- ma ci vuole tempo perche' si consolidino i risultati raggiunti".
- Quali sono state le maggiori criticita' emerse dal monitoraggio? "Lavoriamo su molti fronti- continua la direttrice del ministero della Salute- e agiamo prima della nascita, sensibilizzando le giovani donne che vogliono avere figli sui rischi legati al fumo e all'alcol, e sull'importanza di un'alimentazione ricca di acido folico per prevenire eventuali malformazioni nel feto. Inoltre, promuoviamo l'allattamento al seno materno, il modo piu' naturale e sano di alimentare i neonati. I bambini allattati al seno hanno una minore tendenza a diventare minori in sovrappeso in seguito". A livello alimentare, "abbiamo osservato nei bambini un consumo di sale superiore a quello raccomandato- fa sapere la dirigente- e lavoriamo con i pediatri affinche' passi il concetto che dallo svezzamento fino a tutto il primo anno di vita le pappe dei bambini debbano essere senza sale. Successivamente il quantitativo di sale dovra' comunque essere molto limitato nel corso della vita, e quel poco che sara' assunto dovra' essere iodato per prevenire una serie di patologie legate alla tiroide".
Il consumo di frutta e verdura "e' troppo basso, mentre e' elevato quello relativo agli alimenti zuccherati. Noi consigliamo la dieta mediterranea- aggiunge Galeone- con carboidrati complessi (pasta e pane in quantita' modeste), molta frutta e verdura, pesce (alimento poco consumato), olio extravergine di oliva e dolci in una quantita' molto limitata".
- Quali saranno gli obiettivi futuri? "Tra le iniziative in corso- prosegue Galeone- abbiamo richiesto agli altri ministeri la designazione dei rappresentanti per ricostituire le piattaforma di 'Guadagnare salute'. È un tavolo che raduna anche le altre amministrazioni (come Trasporti, Istruzione e Ambiente) per definire gli ambiti specifici e lavorare poi bilateralmente per consolidare le strategie politiche concordate e gli interventi".
- La piattaforma ha funzionato in passato? "Da questo tavolo sono derivati il protocollo d'intesa con il Miur; l'accordo con l'Ufficio dello Sport della Presidenza del Consiglio che ha generato progetti di sostegno nelle scuole per la pratica dell'attivita' motoria e sportiva in collaborazione con il Coni; l'accordo con il ministero delle Politiche Agricole per condividere gli obiettivi su un maggiore consumo di frutta e verdura; il protocollo d'intesa con il ministero della Difesa per la promozione degli stili di vita nei confronti dei dipendenti civili e militari. Gli interventi di promozione della salute, altre a quelli di sicurezza dei dipendenti, nei luoghi di lavoro sono importantissimi perche' aiutano a veicolare e a sostenere abitudini comportamentali piu' sane nei lavoratori con ricadute positive su tutti i loro nuclei familiari. Siamo co-partner del programma europeo 'Frutta nelle scuole' - conclude- adesso e' venuto il momento di ricostituire il tavolo per ridefinire le collaborazioni intersettoriali specifiche".
(Wel/ Dire)