Nasti (candidata Cig Sud a elezioni): Diminuire l'age gender gap
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 7 feb. - "L'Enpap deve diventare sempre piu' un servizio per le iscritte. Nella mia esperienza ordinistica, prima in qualita' di consigliere, poi come segretaria e oggi come consulente alla Formazione posso dire che c'e' bisogno di politiche professionali che creino colleganza e partecipazione. Bisogna cercare di diminuire il piu' possibile il cosiddetto 'age gender gap', ovvero la consistente differenza di reddito e di rappresentanza tra maschi e femmine. La nostra e' una professione al femminile (piu' dell'80%), con una popolosita' maggiore al suo interno della fascia tra i 30 e i 35 anni. Questo dato serve a farci riflettere su come permettere alle psicologhe una maggiore conciliazione tra vita privata e professionale". È questa l'urgenza che l'Ente nazionale di previdenza e assistenza per gli psicologi (Enpap) dovrebbe affrontare secondo Fausta Nasti, psicoterapeuta sistemica da sempre impegnata nella politica professionale, nonche' candidata come consigliera nel Collegio Sud della Lista 'NoiEnpap' nell'ambito del rinnovo del governo dell'Enpap, le cui votazioni si svolgeranno in tutta Italia dal 27 febbraio al 3 marzo.
Da un'analisi svolta sulle iscritte Enpap "sembra emergere una riduzione dei redditi professionali nel primo/secondo anno successivo all'evento, ma che a lungo termine vi e' un recupero e un leggero aumento rispetto alla media. Cio' significa che bisogna incidere e sostenere le psicologhe e gli psicologi che diventano genitori con servizi concreti- propone Nasti-. Presso il nostro Ordine (Ordine psicologi Campania), per esempio, abbiamo attivato un Servizio 'Baby Care' che permette a tutti gli iscritti che lo richiedono di partecipare ad eventi formativi e attivita' con i figli. Questo servizio e' stato pensato in particolare per i bambini in fase prescolare. Credo che servizi di conciliazione, come questo, debbano diventare sempre piu' una realta'. Bisogna stare realmente vicini ai bisogni e ai desideri degli iscritti che si trovano in momenti e fasi del ciclo di vita particolarmente difficili e complessi".
- Che obiettivi si pone in caso dovesse vincere? "Il primo obiettivo e' quello di stabilire una maggiore comunicazione ed interfaccia con gli Ordini territoriali. Siamo una professione in crescita, ma ancora giovane, in cui bisogna sviluppare il senso di appartenenza e la cura per le buone relazioni. Mi piacerebbe lavorare con gli iscritti a una ridefinizione e cocostruzione di parole come previdenza, futuro, assistenza, pensioni. Parole che credo abbiano subito modificazioni importanti nel corso degli anni- afferma la psicoterapeuta sistemica- e noi psicologi dobbiamo prenderci la responsabilita' di costruire anche un linguaggio piu' aderente alle competenze di questa professione. Come raggruppamento NoiEnpap crediamo in un 'Noi collettivo' che sviluppi benessere, cercando di non lasciare indietro nessuno.
All'interno del nostro programma abbiamo previsto che sia possibile versare, in qualunque momento della propria vita professionale, sotto una determinata soglia di reddito, il contributo soggettivo minimo- conclude- anche se sono stati superati i 35 anni di eta' e a prescindere dall'anzianita' di iscrizione".
(Wel/ Dire)