All'Alma Mater si va in treno, in tanti ma scontenti
Sondaggio su studenti-personale, 80% chiede di migliorare il tpl
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 12 dic. - Un terzo di chi studia e lavora all'Alma Mater di Bologna si muove in treno. Ma sono i piu' scontenti, seguiti dai passeggeri degli autobus. E' la fotografia scattata dal sondaggio lanciato dal responsabile della mobilita' dell'Ateneo felsineo, in collaborazione con un gruppo di ricercatori del dipartimento di Psicologia. Dalle risposte emerge che il 31,5% degli intervistati utilizza il treno come modalita' principale per raggiungere l'Universita', seguito da chi va in bus (19,4%), a piedi (17,5%), in bicicletta (15,7%) e in auto (12,5%). Minima la quota di chi si muove in moto o scooter (3,2%). La meta' dei partecipanti dichiara di raggiungere l'Alma Mater con piu' mezzi di trasporto: le combinazioni piu' frequenti sono auto-treno-piedi (10%) e bus-piedi (7%).
Chi si muove a piedi o su due ruote (a pedali o a motore) esprime un'alta soddisfazione allo spostamento, mentre chi utilizza il treno ha un livello di soddisfazione medio. Modalita' di spostamento come bici e piedi sono percepite come le piu' affidabili, salutari, rilassanti, economiche e sostenibili per l'ambiente. Auto e scooter sono percepiti piu' flessibili e in grado di dare maggiore autonomia. Treno e bus invece risultano le meno flessibili, rilassanti e piacevoli, ma allo stesso tempo le piu' utilizzate.
Lo studio dell'Alma mater dice anche che il 58% utilizza lo smartphone almeno qualche giorno a settimana per ottenere informazioni riguardo il tragitto da fare. Due persone su tre sono intenzionate a usare in futuro servizi di carpooling e car sharing, mentre la meta' mostra interesse per il bike sharing.
L'80% ritiene prioritario agevolare il trasporto pubblico per gli studenti, il 58% invece sostiene che sia importante migliorare l'accessibilita' degli autobus verso le sedi universitarie. Il 55% chiede invece migliorare le infrastrutture per i ciclisti e il 45% chiede di eliminare le barriere architettoniche.
"Conoscere gli atteggiamenti relativi alla scelta del mezzo- spiega l'Alma Mater in una nota- l'intenzione di adottare nuove forme di mobilita' condivisa, cosi' come indagare il ruolo delle abitudini nel percorso casa-universita' sono aspetti ormai utili quanto necessari per comprendere a fondo quali siano le dinamiche sottostanti la presa di decisione della modalita' di trasporto adottata, gli eventuali limiti e in particolare, le potenziali direzioni verso cui guardare per stimolare sempre piu' una scelta sostenibile e a favore del benessere della comunita'".
(Wel/ Dire)
|