Sara' presentato il 15 dicembre al Venerdi' culturale IdO a Roma
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 5 dic. - Il laboratorio Ultrablu nasce a Roma dalla convinzione che, in campo artistico e culturale, la neurodiversita' costituisce una risorsa specifica dell'essere umano, portatrice di bellezza, rinnovamento e arricchimento condiviso. L'atelier sara' presentato da Virgilio Mollicone, professore di Discipline artistiche nei licei artistici dal 1989 e ideatore e cofondatore del progetto, il 15 dicembre alle 21 nell'ambito della VIII edizione de 'I venerdi' culturali' della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia Psicodinamica dell'Eta' Evolutiva dell'Istituto di Ortofonologia (IdO), insieme all'International Association for Art and Psychology - Sezione Lazio, a Roma in via Alessandria 128/ b.
"Gli artisti con disturbi pervasivi dello sviluppo (DPS) dispongono di un'incredibile capacita' di sintesi estetica: vedono un oggetto, un'immagine che li interessa e ci si relazionano in modo naturale e diretto. Non si interrogano sull'efficacia o sulla validita' della sintesi raggiunta, hanno la fortuna di essere indifferenti al giudizio. La maniera naturale con cui questi autori creano un'arte 'priva di condizionamenti' li fa assomigliare ai grandi artisti. Infatti- spiega il professore- i lavori nei quali tale sintesi e' presente nascono dalla solitudine e da impulsi creativi autentici, dove le preoccupazioni normalmente legate alla concorrenza o alla comunicazione sociale semplicemente non interferiscono. Questa e' la ragione per cui sono lavori unici e fonte di grande ispirazione per tutti noi".
L'obiettivo di Ultrablu e' "dare agli artisti con disturbi pervasivi dello sviluppo e/o difficolta' nell'area neuropsichica un futuro lavorativo nel campo dell'arte e dell'editoria illustrata, quindi aiutarli a diventare autori e a vivere del proprio lavoro. Da qui l'idea di un luogo che mettesse le persone al riparo da pressioni e influenze negativamente condizionanti: al contrario, l'Atelier Ultrablu- spiega Mollicone- si e' rivelato da subito una fabbrica di oggetti, pensieri, colori, ma soprattutto di confronti, conoscenze e speranze. Oltre ad essere un progetto partecipato, Ultrablu si apre al sociale, affrontando, in modo attivo e intelligente, una delle problematiche piu' attuali, ovvero l'inclusione".
Riconoscere che la neurodiversita' - soprattutto nel campo dell'arte - "significa tutto e allo stesso tempo non significa nulla, poiche' ogni artista vive una propria 'dimensione neurologica', e' un'evidenza ancora troppo poco comune. Per questo, la particolarita' inclusiva del 'laboratorio blu' permette non solo ad artisti normodotati e diagnosticati con DPS di condividere esperienze artistiche insieme, ma anche di interagire liberamente all'interno e all'esterno di uno spazio in cui non esiste canone per definire la normalita' e l'espressione artistica. Uno spazio costruito quindi intorno ad una comunita' in divenire, aperta al contributo di ognuno, cosi' come all'apprendimento condiviso, allo scambio e all'esplorazione umana".
Attraverso workshop, atelier e altro tipo di incontri, i partecipanti imparano a creare e ad esprimersi senza il timore di essere giudicati. "Questo e' per noi di fondamentale importanza, poiche' crediamo che una pratica libera e' la sola condizione che permette all'arte di manifestare la sua essenza e, con questa, di trasmettere il sapere tecnico per materializzarla, sia nell'artista che nell'opera. In questo contesto, l'acquisizione di nuove competenze artistiche e lavorative servira' tanto per permettere ad ognuno di continuare sulla propria strada ed evolvere cosi' nel campo dell'arte- conclude Mollicone- quanto per sviluppare approcci costruttivi che possano essere d'esempio al coinvolgimento e all'emancipazione di tutti".
(Wel/ Dire)