Cosa dire o fare in sua presenza. I consigli dello psicoterapeuta
(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 18 apr. - In Italia ne soffrono 4,5 milioni di persone. La depressione e' sempre piu' diffusa e le persone ne hanno sempre piu' coscienza, tanto che in un una recente indagine, viene collocata al secondo posto (27%) dopo i tumori per impatto percepito sulla vita di chi ne soffre (dati Libro Bianco sulla Depressione).
'La depressione e' un modo di funzionare in cui una persona e' profondamente e quasi del tutto concentrata sulle proprie mancanze e frustrazioni- spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta- Il mondo esterno non e' che un riflesso di quello interno, e appare minaccioso e rifiutante. Le persone depresse si accusano spesso e volentieri di colpe passate e insufficienze, si sentono inferiori agli altri e per questo si rifugiano progressivamente in universo sempre piu' chiuso ed evitante, apparentemente immobile ma in realta' pieno di conflitti interni cosi' profondi e dolorosi da farli piombare nell'apatia, modo di non sentire nulla e ripararsi indirettamente da una sofferenza ritenuta eccessiva'.
Per i famigliari e gli amici spesso e' difficile scoprire le prime avvisaglie della depressione in una persona a loro cara. Si tende a sottovalutare il disagio, pensando che passera' da solo. A cosa dobbiamo prestare attenzione per aiutare? 'Una delle spie piu' evidenti che una persona e' depressa, al di la' dell'apatia e della poca voglia di prendere iniziative, si trova proprio nei suoi discorsi- spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta- Vediamo assieme quali sono le frasi che ci devono mettere in allarme, soprattutto se ripetute spesso, e come rispondere o quali azioni intraprendere'.
'NON CAMBIERÀ MAI NULLA' - La depressione e' una condizione complicata perche' e' come dover iniziare un viaggio lunghissimo sentendosi sfiniti. L'apatia dei depressi si accompagna spesso a un acuto senso di mancanza di forze, da cui consegue la quasi totale assenza di motivazione. Cio' che i depressi hanno smesso di sperimentare e' che le energie si rigenerano, facendo cose piacevoli. Cosa fare per aiutarli: Un modo per aiutarli a superare l'immobilismo e', come con i convalescenti, riabituarli piano piano a fare qualcosa di bello insieme a qualcun altro, meglio se poco faticoso. Cosa rispendere: Una possibile frase da opporre all'immobilismo depressivo puo' essere qualcosa del tipo 'ti va se guardiamo un film?' (o qualche altra attivita' poco impegnativa da fare insieme o, almeno, vicini).
'NON VALGO NIENTE' - Le persone depresse tendono a pretendere troppo da se stesse. Non si accontentano di riuscire in qualcosa, ma di solito vogliono eccellere, cosa che le fa cadere in un gorgo senza fine di auto commiserazione in caso di risultato non confacente alle loro aspettative. Al minimo intoppo nei loro piani, si accusano di essere degli incapaci perche' confondono il non primeggiare con il non valere nulla.
Come rispendere - Una buona frase in risposta alla lamentazione circa la carenza del proprio valore puo' essere 'io ti voglio bene proprio cosi' come sei, compresi i tuoi difetti'.
'VOGLIO TORNARE QUELLO/A DI PRIMA' - Una tendenza comune a molte persone che presentano sintomi depressivi e' il fatto di concentrare la propria attenzione sul passato invece che sul presente, di solito idealizzandolo come un momento felice e pieno di soddisfazioni. In molti casi, pero', e' proprio questo il loro vissuto, tanto che la maggior parte delle depressioni non organiche si sviluppa in conseguenza di qualche evento spiacevole (fine di una relazione sentimentale, licenziamento ecc.). Cosa consigliare per aiutarli: La cosa fondamentale per migliorare la propria condizione e' la politica dei piccoli passi, cioe' migliorare la propria vita giorno per giorno, senza pretendere tutto e subito (attivita' nella quale i depressi sono maestri). Cosa rispondere: Una buona risposta da dare loro puo' dunque essere: 'Ok, vuoi tornare quello/a di prima. Qual e' il primo passo che puoi fare oggi? Se me lo dici ti aiuto'.
'ORMAI È TROPPO TARDI' - La disperazione depressiva si poggia su una miscela di generalizzazione e assenza di speranza. I depressi fanno di tutta l'erba un fascio: smettono di distinguere tra un problema e un altro e creano un enorme unico problema chiamato depressione dal quale sembra impossibile uscire.
Inoltre, sono pieni di rimpianti: lamentano occasioni svanite, obiettivi persi, sconfitte, e ritengono che se riprovano dove hanno fallito falliranno di nuovo. Il loro orizzonte e' cupo, perche' manca del tutto la speranza. La speranza e' il bene piu' prezioso, e riuscire a ridargliene anche una goccia e' di sicuro un gran risultato. Cosa rispondere: Un esempio di frase da dir loro in un momento di sconforto puo' a mio avviso essere 'Io credo che ce la farai a raggiugere i tuoi obiettivi. Magari non subito, di certo non tutti, ma sono convinto che ce la farai'.
Il linguaggio che usiamo, le parole che diciamo sono molto importanti per stabile un canale di comunicazione con chi sta affrontando un momento di depressione. 'Dobbiamo fare attenzione a quello che diciamo - spiega lo psicoterapeuta Giovanni Porta - Gli antichi sostenevano che le parole possono ferire piu' della spada e, mai come in questo caso, e' vero. Capisco che sia complicato non perdere la pazienza di fronte alle lamentele e all'immobilismo di una persona depressa. Si tratta pero' di un individuo che si accusa di continuo. Accusarlo a nostra volta o trattarlo con aggressivita', nella maggior parte dei casi, e' totalmente inutile. Non serve solo tatto, bisogna evitare degli atteggiamenti che possono essere controproducenti. Vediamo assieme due delle frasi tipiche che e' meglio evitare'.
Frasi da evitare di dire a un depresso: 'DAI, MUOVITI!' - La depressione non e' un capriccio, non si vince unicamente con la forza di volonta'. Per superarla, serve una profonda ristrutturazione del proprio modo di stare al mondo. Molto meglio lavorare per convincere la persona depressa a iniziare un percorso di sostegno psicologico invece che incitarla a muoversi facendo non si sa bene cosa.
'COSÌ FAI STARE MALE ANCHE ME' - Non e' un problema del depresso come stiamo noi, farlo sentire in colpa non fa che peggiorare il suo stato.
Con le dovute differenze individuali, quasi tutti vogliamo le stesse cose: amore, amicizia, accettazione, compagnia, riconoscimento. 'Grazie al cielo, non e' impossibile trovare qualcuno che ci apprezzi, a cui suscitiamo simpatia o attrazione, un lavoro- sottolinea ancora lo psicoterapeuta Porta- Fondamentale e' pero' cercare abbastanza. Un grandissimo passo per le persone depresse consiste nel concentrare le proprie forze nel raggiungimento delle cose davvero importanti, abbandonando quelle superflue. È infatti molto piu' facile, per esempio, trovare un amico che diventare delle rock star e non solo le rock star hanno amici. Varie persone depresse soffrono molto perche' ritengono di non essere degne di amore in quanto non sono abbastanza qualcosa (interessanti, intelligenti, belle, brillanti, ricche ecc.) e sfidano il mondo per dimostrare il proprio valore. La buona notizia e' che non e' per mancanza di valore che non vengono amate'.
La cattiva notizia, invece, e' che per ottenere l'amore che desiderano 'devono fare molto piu' di quanto sono abituate. I depressi, infatti, sono iperattivi a livello emotivo e mentale, ma agiscono pochissimo. Di solito, pretendono ma non fanno nulla. Inoltre e' fondamentale, per stare nel mondo senza soffrire in maniera eccessiva, accettare il fatto che e' inevitabile fallire qualche volta, soprattutto se si hanno obiettivi ambiziosi. I depressi agiscono poco, e quando lo fanno pretendono che il cosmo regali loro il risultato che sperano. Se non succede, ne fanno un dramma e iniziano a creare infinite lamentele circa la loro sfortuna o ingiustizie che hanno impedito loro di arrivare dove volevano'.
Lamentarsi, secondo lo psicoterpauta, non cambia la situazione 'di una virgola. Molto piu' utile e' prendersi la responsabilita' di cio' che si vuole, arrivando a creare dei piani di azione concreti o a rinunciare, se l'obiettivo e' troppo difficile da raggiungere. Rinunciare a qualcosa di impossibile non e' codardia, ma l'unico modo per non buttare la propria vita in rimpianti. Per uscire dalla depressione, spesso, puo' essere fondamentale un intervento professionale che accompagni la persona in un viaggio di cambiamento e accettazione della propria storia e dei propri limiti, in maniera da ritrovare interesse in se stessi e nello stare nel mondo, un cammino di riscoperta del piacere e delle piccole bellezze- conclude Porta- che rendono una vita degna di essere vissuta'.
(Wel/ Dire)