(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 11 apr. - "Parto da quello che hanno detto le associazioni lo scorso 2 aprile: 'I bambini autistici ci sono tutto l'anno e non solo il giorno in cui si fa memoria di loro'. Noi partiamo da due aspetti abbastanza positivi rispetto all'applicazione della legge sull'autismo, votata un anno e mezzo fa per sottolineare i diritti di questi bambini". Ha aperto con queste parole Paola Binetti, deputato Udc, la conferenza stampa a Montecitorio per fare il punto sull'autismo con esperti e famiglie.
"Finalmente il 19 marzo stati pubblicati i Livelli essenziali di assistenza (Lea) e tra i Lea l'autismo c'e'. Pochi punti, ma significativi- afferma la neuropsichiatra infantile- che stara' a noi sfruttare ed animare per sostenere le associazioni, le famiglie, il mondo della ricerca, dell'assistenza e della riabilitazione". Binetti aggiunge: "La Fish ed altre associazioni si sono espresse sui Lea in modo problematico. Ne abbiamo parlato con il ministro e, con un emendamento, abbiamo voluto che, da subito, fosse creato un Osservatorio per intervenire ogni anno sui Lea".
In secondo luogo, "dovrebbero ripartire realmente le linee guida, una volta approvati i Lea. Sulle precedenti linee guida noi avevamo espresso in altri momenti alcune perplessita'. È stato certamente meritevole l'aver organizzato una materia complessa e l'aver steso con la linea guida 21 un primo passaggio, pero'- chiarisce l'esponente della commissione Affari sociali alla Camera- proprio perche' primo, presentava lacune di non poca intensita': l'eta' si fermava prima ancora dell'adolescenza. Sappiamo tutti noi quanto diventi difficile la gestione di un ragazzo adolescente- ammette Binetti- e lo e' tanto di piu' a seconda del lavoro che si e' fatto in precedenza, in base a quanto si sia recuperato e quanto si sia riuscito a sviluppare e a mettere in movimento".
La seconda riserva che "avevamo sulla linea guida 21 riguardava il fatto che ci fosse un'impostazione molto da 'pensiero unico'- sottolinea la neuropsichiatra infantile- invece, anche attraverso i Lea, auspichiamo che ci sia quella apertura a un multiculturalismo che e' una cifra della societa' del nostro tempo".
Nella prospettiva di una nuova linea guida sull'autismo, Binetti si augura quindi che "si cerchera' di salvare cio' che c'e' di positivo nella linea guida 21, per poi innestare due nuovi aspetti: quello evolutivo-cronologico e il recupero della complessita' dell'esperienza nella scuola e nella vita. Bisogna riuscire a ricomporre in una visione di insieme la diversita' degli indirizzi culturali".
Le nuove linee guida dovranno dunque "cogliere il senso della complessita', che e' mancata nella linea guida 21- sottolinea il medico- che era orientata solo ai bambini piccoli. Ci vuole il banco della prova dell'adolescenza e dell'esperienza del bambino per capire che l'addestramento non basta ad aiutare la persona a farsi carico della sua vita. Imparare una cosa non aiuta ad inserirlo nella societa'. Se si seguira' la ricchezza delle buone pratiche accanto alla ricerca e si dara' spazio alla complessita'- precisa Binetti- allora si fara' un buon lavoro".
In ultimo, "la legge prevedeva un passaggio interessante sotto il profilo della ricerca. Non solo genetica, ma nei confronti di tutti gli aspetti abilitativi e riabilitativi", ricorda il deputato Udc. "Oggi possiamo dire che rispetto alla sintomatologia presentata dai bambini autistici, utilizzando delle scale di valutazione oggettive, ce ne sono un numero considerevole che esce dai limiti di queste scale. Non guariscono- avverte la neuropsichiatra infantile- ma certamente la sintomatologia migliora cosi' tanto la loro situazione, da rendere possibile un inserimento a condizioni sempre piu' vantaggiose". Binetti cita il "famoso progetto Tartaruga dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) che, secondo la logica dei piccoli passi, permette davvero di concquistare grandi posizioni con uno sforzo quotidiano coeso, strutturato e organizzato tutti insieme". In questo progetto la scuola e' un ambito imprescindibile: "Uno degli obiettivi fondamentali sull'autismo e' infatti la qualita' dell'inserimento di questi bambini nel contesto scolastico. In Italia- conclude Binetti- sono partiti 14 master per la formazione degli insegnanti".
Qui e' possibile guardare la videointervista della Dire.
(Wel/ Dire)