(DIRE - Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 4 apr. - Dieta Mediterranea e adozione di uno stile di vita salutare non vogliono dire solamente mangiare sano ed essere attivi fisicamente, ma anche dormire bene. E non tutti i bambini italiani lo fanno, se e' vero che pur dormendo un numero di ore adeguato per notte (in media circa 9), hanno una qualita' del sonno non sempre pienamente soddisfacente. È quanto emerge da uno studio condotto dai ricercatori dell'Universita' di Parma nell'ambito del progetto di educazione alimentare e motoria Giocampus, che ha evidenziato come il 19% dei bambini (138 su 720) dell'ultimo anno delle scuole elementari di Parma abbia una scarsa qualita' del sonno.
Partendo dal principio, spesso dimenticato, che per studiare l'aderenza a una dieta (intesa, etimologicamente, come stile di vita e non esclusivamente come programma alimentare) bisogna prendere in considerazione molti fattori differenti, i ricercatori dell'Universita' di Parma hanno esaminato la qualita' del sonno dei bambini, rilevando che spesso questa non e' ottimale. E cio' puo' influire sul loro stato di salute complessivo, ad esempio facendoli sentire stanchi al risveglio (84%) o rischiando di farli addormentare sui banchi a meta' mattina o nel pomeriggio (73%). Ma quali sono le abitudini che possono contribuire ad una insoddisfacente qualita' del sonno? Ad esempio la condivisione del letto o della stanza (con possibili interferenze esterne dovute alla presenza di familiari e/o animali domestici; 44,4% del campione), l'utilizzo del cellulare o del tablet mentre si e' a letto (1,4%), il tenere la luce accesa parzialmente o del tutto (29,8%), il mangiare o bere (anche caffeina) prima di coricarsi (70,3%), alzarsi per andare in bagno, anche piu' volte per notte (30,7%).
ATTIVI FISICAMENTE, MANGIANO NEL RISPETTO DELLA DIETA MEDITERRANEA (E SI VEDE). Nello studio viene inoltre confermato che realizzando programmi di educazione alimentare e motoria nelle scuole e' possibile migliorare l'approccio dei bambini a una corretta alimentazione e insegnare loro a gestire meglio il rapporto con il cibo e l'attivita' fisica. Il 68,5% di questi bambini e' infatti attivo o molto attivo fisicamente, con una percentuale molto piccola di sedentari (13,2%). La gran parte dei bambini parmensi di 9-10 anni e' fedele ai dettami della Dieta Mediterranea (91%), considerato un regime alimentare tra i migliori al mondo, che il nostro Paese purtroppo sta pero' lentamente abbandonando. Tutto questo ha un effetto positivo anche sui livelli di sovrappeso e obesita' (rispettivamente fermi al 17,4% e al 9,7% del totale), che si mantengono a livello inferiore rispetto alla media italiana.
I dati piu' recenti indicano infatti che l'Italia e' il terzo paese al mondo per ipernutrizione e al secondo posto per obesita' infantile: nel Centro si supera in media il 30% e nel Sud e nelle Isole si sfiora addirittura il 38% di bambini obesi.
L'IMPORTANZA DEL SONNO PER UN CORRETTO STILE DI VITA. Lo studio evidenzia dunque molti dati positivi, aprendo pero' al contempo un nuovo filone di indagine. "Dalle analisi svolte possiamo dire che i bambini di Parma sono piuttosto in forma, la loro dieta ha una buona aderenza a quella Mediterranea e dormono le ore adeguate di sonno per la loro eta'- afferma Francesca Scazzina, responsabile scientifica del progetto- Tuttavia andrebbe migliorata la qualita' di questo sonno e, forse, relativamente a questo aspetto sarebbe utile immaginare alcuni interventi di educazione al sonno che si aggiungano a quelli di educazione alimentare e stimolo al movimento che stanno dando risultati interessanti. Abbiamo ad esempio constatato che molti bambini fanno uso di smartphone o tablet prima di dormire si potrebbe quindi pensare di intervenire proprio all'interno di Giocampus su queste abitudini, con programmi di educazione al sonno".
DATI GIOCAMPUS IN LINEA CON QUELLI NAZIONALI: IL 18-20% DEI BAMBINI ITALIANI DORME MALE. Al tema dell'aumento dei problemi relativi al sonno fra i piu' giovani e' stato dedicato ampio spazio nel corso dell'ultimo World Sleep Day, a marzo 2016.
Secondo gli esperti una delle cause strutturali e' il cosiddetto abuso della tecnologia (sempre connessi al cellulare fino a tardi, il tablet portato addirittura a letto, i videogiochi utilizzati fino all'ultimo secondo prima di mettersi a dormire). Risultato, nell'ultimo decennio i bambini e ragazzi con problemi legati al corretto dormire sono passati da meno del 10% all'attuale 18-20% (fonte: Centro di Medicina del sonno dell'Irccs San Raffaele Turro di Milano). Statistiche in linea, come abbiamo visto, con i risultati dell'analisi effettuata dal progetto Giocampus. E chi pensa che qualche ora di sonno in meno o un riposo non proprio ininterrotto e profondo alla fine non sono un gran problema per la salute, sbaglia davvero. Quando i fenomeni si cronicizzano possono infatti contribuire all'insorgere di obesita', diabete e ipercolesterolemia, ma anche ictus, infarto e depressione. In particolare, una pratica del sonno non adeguata ai bisogni puo' essere causa per i bambini di deficit nello sviluppo psicofisico e di difficolta' di socializzazione e corretta alimentazione. Di notte infatti si producono alcuni importanti ormoni e si consolida la memoria. Per questo dormire bene in eta' avanzata e' considerato fattore protettivo nei confronti del declino cognitivo e della demenza senile.
(Wel/ Dire)