Sonnino (IC Regina Elena): Una problematica piu' dei genitori che dei figli
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 13 set. - 'Aspettativa', e' questa la parola che raccoglie tutte le difficolta' e le ansie delle famiglie che si apprestano a dover scegliere la classe 'giusta' per i loro figli nel delicato passaggio dalla scuola dell'Infanzia alla Primaria. "Genitori professionalmente molto avviati e con gratificazioni professionali alte tendono ad avere attese molto elevate verso i loro figli. Vorrebbero per loro il meglio e il massimo e, al contempo, li paragonano a loro stessi creando un'ansia al figlio che di per se' non ne ha". La difficolta' maggiore delle famiglie? "La ricerca della classe e del docente particolare. Il bambino, invece, non ha aspettative del genere". Parte da questa constatazione Rossella Sonnino, dirigente scolastico dell'Istituto comprensivo 'Regina Elena' di Roma, interpellata dalla Dire sulle difficolta' che incontreranno genitori, studenti e docenti alla ripresa del nuovo anno scolastico.
"Se e' stata preparata una buona continuita' didattica- continua la preside-, cosa che ormai accade perche' l'asse formativo scuola dell'Infanzia-scuola Primaria e' in continuita', il bambino 'scivolera'' tranquillamente nell'asse successivo. I piccoli alunni sperimentano il passaggio alla Primaria attraverso dei progetti che gli consentono di partecipare alle classi aperte con il supporto di altri docenti della scuola dell'Infanzia e della scuola Primaria. Spesso si ritrovano insieme ad altri amichetti- precisa Sonnino-, per cui posso affermare che le difficolta' le riscontrano piu' i genitori che i figli".
La politica del 'Regina Elena' e' far "vivere la scuola in modo gioioso- aggiunge il dirigente- non a caso nei primi giorni organizziamo il momento dell'accoglienza. Lavoriamo su tematiche trasversali e in classi aperte, e avviamo piano piano il bambino al nuovo percorso di studi".
- E le difficolta' dei docenti? "Si ritrovano perlopiu' nella capacita' di comunicare con i genitori e di far capire loro che una delle esigenze piu' importanti della scuola e' creare un clima di serenita' e di fiducia. I figli trascorrono cinque ore nella nostra scuola e il genitore- sottolinea- deve porsi in un'ottica di fiducia, mantenendo un contatto costante con il docente".
- Come dare fiducia ai professori che non si conoscono? "Li presentiamo e poi i genitori possono leggere la programmazione della classe nel piano triennale e nell'offerta formativa".
- Come viene vissuto il passaggio dalle Elementari alle Medie? "È un po' piu' complesso- avverte Sonnino-, c'e' tutto il discorso delle competenze del bambino e soprattutto della scelta formativa, che da noi e' ampia. Offriamo l'opportunita' di essere collocati in una classe 2.0 dove affronteranno la didattica in modo piu' tecnologico. Si puo' scegliere un indirizzo musicale con piu' ore per imparare a suonare uno strumento, oppure prediligere l'apprendimento delle lingue straniere. Alle Medie i genitori hanno molte piu' aspettative- aggiunge Sonnino-, la terza Media indica il passaggio ai licei e se il ciclo inferiore non e' fatto bene si pregiudica il passaggio alla scuola superiore". I ragazzi passano da tre docenti a un team di 11 professori: "C'e' un vero e proprio cambiamento. Non a caso il primo mese e' dedicato all'accoglienza".
- Quanto conta la relazione docente-discente per il benessere psicologico del minore? "Conta tantissimo. È alla base, tutto comincia li'. Il percorso scolastico del bambino comincia da questo incontro. È Il primo incontro importante con un altro che non e' la figura parentale. Questo 'altro' deve essere capace di accogliere e di offrire una direzione al bambino. Non bisogna essere ne' troppo disponibili ne' troppo rigidi. Si deve creare la giusta relazione. Su questo si lavora nella formazione- fa sapere il dirigente-, si cerca di capire quali sono le capacita' di comunicazione migliori per favorire nel bambino la possibilita' di entrare in sintonia con il docente".
- Con La Buona Scuola qualcosa di importante e' cambiato? "L'assunzione diretta dei docenti da parte del dirigente scolastico e' una grande opportunita'. In passato i docenti che arrivavano erano un numero di graduatoria, oggi sono persone che portano un curriculum e che possono mettere di fronte a un dirigente, a una scuola e a uno staff le loro esperienze e competenze. C'e' piu' attenzione alla persona di quanto non ci fosse prima ed e' tutto molto piu' diretto".
- Secondo lei quali sono le aree di miglioramento della riforma? "Andrebbe vista meglio la formazione dei docenti, non solo in ambito disciplinare e tecnico ma anche sotto il profilo psicologico per migliorare le capacita' di comunicazione e relazione".
- Puo' dare un incoraggiamento ai nuovi studenti? "È un percorso di crescita e potrete divertirvi apprendendo. Non abbiate paura di sbagliare- conclude Sonnino-, per noi l'errore e' meraviglioso e ci da' l'opportunita' di parlare con voi e di aiutarvi a crescere. L'errore non e' una punizione, tutt'altro, e se c'e' un talento lo incoraggiamo. Quest'anno un nostro alunno ha avuto la medaglia d'oro alle Olimpiadi di matematica in Francia".
(Wel/ Dire)