(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 11 ott. - Quattrocento i film iscritti in media ogni edizione provenienti da circa 30 Paesi del mondo, 5 mila i visitatori in quelle piu' recenti, 40 i volontari coinvolti. Circa 50 i film che ogni anno vengono selezionati per 45 ore di proiezioni, con il 60 per cento di film in lingua originale. Sono questi i numeri che anticipano il via della decima edizione del "Terra di Tutti Film Festival. Documentari e cinema dal Sud del mondo", in calendario a Bologna dal 12 al 18 ottobre.
Quest'anno il tema centrale sara' l'economia sociale e solidale grazie al supporto del Progetto Europeo Susy (SUstainable and Solidarity economY), coordinato da Cospe, come prima tappa di un tour europeo che tocchera' 25 citta' in Europa per raccontare storie di economie alternative, circolari e resistenti in tutte le latitudini del pianeta. Le iscrizioni per la decima edizione hanno superato le aspettative: sono 617 i film iscritti, di cui piu' di 400 provenienti dall'estero. Tre i premi previsti (da mille euro l'uno), due le menzioni speciali.
La serata di apertura del 12 ottobre sara' dedicata al diritto alla terra e alle condizioni dei braccianti agricoli in Italia e nel mondo con l'anteprima di "The Harvest", film documentario dedicato alla drammatica vita delle comunita' Sikh stanziate stabilmente nella zona agricola dell'Agro Pontino, per la regia di Andrea Paco Mariani. La sessione del giovedi' sara' poi dedicata a "Sport, diritti e integrazione" con la proiezione del documentario girato in Ghana "Godfred", una produzione Bologna Football Club che racconta la storia del centrocampista rossoblu' Godfred Donsah arrivato dal Ghana a Lampedusa passando per il deserto in Libia fino a raggiungere i campi della serie A con il Bologna. A seguire, film "Tangeri Goal" di Juan Gautier promosso in Italia da Cospe che, tra fiction e realta', racconta la storia delle "Gazzelle dello stretto", una squadra di calcio femminile nata a Birchifa, un quartiere periferico di Tangeri, che sogna di giocare contro l'Atletico Madrid Feminas.
Tra i focus del festival, il fenomeno migratorio e i rifugiati: diversi i documentari che racconteranno la vita dei rifugiati in fuga dalla guerra e dal terrorismo, come l'Isis in Kurdistan o Boko Haram in Mali. Questi temi saranno analizzati dal punto di vista della rappresentazione mediatica e del trattamento informativo in un incontro fra giornalisti ed esperti di comunicazione.
Anche la sostenibilita' e il cambiamento climatico saranno al centro di diverse proiezioni: sara' presentato in anteprima il documentario "Chipaya" di Miko Meloni, prodotto da Gvc, che racconta la storia di questa ancestrale popolazione indigena che da secoli vive e si adatta a un territorio, quello dell'altopiano boliviano, caratterizzato da condizioni ambientali estreme.
Infine, una sessione dedicata ad Haiti, a 6 anni dal terremoto che ha distrutto il Paese.
(Wel/ Dire)