'Utero in anima', le riflessioni di tre psicologhe su riproduzione assistita e maternita' surrogata
Presentazione del libro a Roma il 14 ottobre, a Torino il 19 ottobre e 10 novembre
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 11 ott. - 'Utero in anima" e' il libro in cui tre psicologhe (Valeria Bianchi Mian, Silvana Graziella Ceresa, Simonetta Putti) discutono sulla riproduzione assistita e le gravidanze "surrogate". Sara' presentato a Roma il 14 ottobre, all'Enoteca Letteraria in Via delle Quattro Fontane 130 alle 19.
"Gia' Foucault usava il termine 'biopotere' per indicare le tecnologie disciplinari introdotte in Europa, a partire dal XVII secolo, per consentire il governo della vita e dei corpi degli esseri umani. Negli ultimi decenni il fenomeno ha conosciuto una crescita esponenziale, tanto che il potere di controllo sui corpi umani sembra potersi esercitare senza piu' limiti. Con la diffusione delle tecnologie di riproduzione assistita e con la commercializzazione di tessuti, ovociti e spermatozoi- si legge nella quarta di copertina-, la maternita' surrogata configura sempre piu' un fiorente mercato del lavoro, la cui manodopera viene prodotta e selezionata, in gran parte, in base a parametri di classe e razza. Non accettando la massificazione del pensiero prevalente e non ricercando il facile consenso legato al progressismo, man mano abbiamo portato avanti e messo in luce le nostre idee, riflessioni e domande sulla GPA. La maternita' surrogata e' per noi tema che va osservato con attenzione multidisciplinare".
"Un bell'impegno su cui riflettere", scrive nella prefazione del testo Francesco Montecchi, neuropsichiatra, e' analista junghiano: "L'interessante e attuale nodo della gravidanza surrogata che ci fa essere spettatori di posizioni collettive contrapposte in una sorta di opposti integralismi che poggiano su presupposti in cui e' poco presente il bambino che dovrebbe nascere. Non appartenendo a nessuna delle posizioni integraliste e avendo passato la mia vita a lavorare con e per i bambini, proporro' delle riflessioni e degli interrogativi dalla parte del clinico che deve osservare e lavorare senza giudizio e pregiudizio ma in una visione bambino-centrica e non adulto-centrica come sta accadendo in questo dibattito. Non posso fare a meno di considerare che con l'evoluzione delle nuove modalita' di far nascere i bambini e con i nuovi modelli di famiglia- prosegue il medico- i clinici e ricercatori non possono far altro che osservare e studiare questo nuovi bambini che incontreremo. Pertanto non daro' l'ennesima opinione ma mi attestero' nell'informare il lettore delle domande che mi pongo come clinico nell'illusione e speranza che questi interrogativi possano arrivare alle posizioni integraliste e soprattutto permettano di far riflettere e dare risposte a domande che l'attuale fervore collettivo non si pone. Nel mio interesse di conoscenza- continua a scrivere Montecchi- mi chiedo, nel bene e nel male, che bambini saranno questi nuovi bambini in rapporto a quelli che siamo abituati ad incontrare?" 'Utero in anima' sara' presentato anche a Torino in due date diverse: il 19 ottobre, alle 19.30 nella Libreria Golem in via santa Giulia 26/A, e il 10 novembre, alle 20.45 nella libreria Scenario di via Piazzi 7/bis.
(Wel/ Dire)
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