Indagine prontopro.it: vorrebbero meno teoria e piu' pratica
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 11 ott. - ProntoPro.it (www.prontopro.it), primo sito del settore per numero di utenti che mette in contatto domanda e offerta di lavoro professionale e artigianale, ha chiesto a un panel di 1.000 insegnanti la loro opinione in merito ai temi della scuola moderna. Il primo e sconsolante dato emerso dall'analisi e' che piu' di un insegnante su due, il 51% dei rispondenti, ritiene che la sua professione sia sottovalutata e non opportunamente apprezzata a livello sociale.
Il miglioramento della condizione, e della fondamentale professione, dell'insegnante passa anche dalla tecnologia e ProntoPro.it ha voluto quindi indagare anche questo aspetto.
Ad essere insoddisfatti sono soprattutto gli insegnanti uomini (59,4% del totale) e quelli che risiedono nel Centro Italia (54,5%). Le docenti di sesso femminile che si dichiarano insoddisfatte sono invece il 44,4% di quelle intervistate.
Oggi la quasi totalita' degli insegnanti utilizza elementi tecnologici anche se, nella maggior parte dei casi (55,36%), si tratta di strumenti base (il computer) e spesso piuttosto datati.Le lavagne interattive (o LIM), fondamentali ad esempio nel moderno insegnamento delle lingue straniere, sono utilizzate da meno del 10% dei docenti (9,52%), mentre solo il 7,14% degli insegnanti intervistati dichiara di avere in dotazione un tablet.
Scorrendo i numeri del sondaggio colpisce, purtroppo, la profonda differenza fra le aree del nostro Paese in merito alla diffusione di mezzi tecnologici per la didattica. Chi usa il computer per insegnare, nel 60% dei casi risiede al Nord, nel 23% al Centro e nel 17% al Sud. Le lavagne LIM sono installate nel 62,5% dei casi in scuole settentrionali, nel 25% in quelle del Centro Italia e solo nel 12,5% dei casi in istituti meridionali. Numeri confermati anche se si considerano i tablet, che vengono usati nel 57% da insegnanti del Nord, nel 29% da insegnanti del Centro e solo nel 15% da docenti che operano in Istituti scolastici meridionali.
Negli scorsi mesi molti studiosi hanno sostenuto che l'eccessivo utilizzo dei device di questo tipo puo' essere in realta' addirittura negativo perche', si legge nei loro articoli, un impiego esclusivo e massiccio a scapito dei metodi tradizionali puo' causare gravi difficolta' non solo negli stili di scrittura e nelle grafie, ma anche nelle capacita' di coordinamento dei pensieri logici oltre che la non abitudine a sfruttare le proprie capacita' mnemoniche.
In parte anche i docenti sembrano d'accordo; sebbene la stragrande maggioranza di quelli intervistati (97,5%) sostengano che l'uso di risorse digitali sia utile per migliorare il sistema scolastico italiano, il 40% afferma comunque che non si tratta dell'elemento prioritario. Prima, insomma, pensiamo agli insegnanti.
(Wel/ Dire)