(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 nov. - Due cagnoline: Luna, un Golden Retriever di due anni, sensibile e amante del contatto fisico, e Pulce, un Beagle di tre, dallo spirito collaborativo, vivace e socievole. Fanno parte del percorso sperimentale di pet-therapy avviato dall'ambulatorio di riabilitazione dell'Irccs Inrca- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per Anziani- di Ancona.
Il percorso pilota riguarda pazienti di eta' superiore ai 70 anni affetti da Parkinson, con un livello intermedio di gravita' e impegnati in attivita' di riabilitazione e recupero funzionale presso l'ospedale. "La pet therapy moderna- spiega Oriano Mercante, direttore dell'Unita' operativa di Medicina riabilitativa- si basa su protocolli scientifici consolidati ed e' efficace sui pazienti affetti da problemi psicologici o demenze, con benefici su prontezza e umore. Un'interazione prolungata con gli animali puo' aumentare il livello di attivita' fisica praticata ed essere un'importante co-terapia a supporto di un piano riabilitativo piu' generale". In presenza di capacita' neuro-motorie compromesse, la pet-therpy fornisce infatti uno stimolo graduale e costante che induce a mantenere attivo tutto il corpo, grazie ai gesti naturali e spontanei indotti dall'animale. Il Parkinson in particolare, e' una delle malattie neurologiche piu' frequenti. Causa alterazioni delle capacita' motorie e dell'equilibrio che comportano limitazioni nell'autonomia. Riduce cosi' la partecipazione alla vita sociale e lo spirito di iniziativa. Cosi' in un comunicato l'Irccs Inrca- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per Anziani- di Ancona.
"La compagnia di un cane, animale con cui si riesce maggiormente a comunicare e con una lunghissima storia di domesticazione- chiarisce Cristina Gagliardi, del Centro ricerche economico-sociali sull'invecchiamento- e' in grado di ridurre la percezione della solitudine e contribuisce al miglioramento dell'emotivita' e della socialita'". Stimola le capacita' affettive e favorisce il rilassamento, con un esito benefico sugli effetti fisici della malattia come tremore, rigidita', coordinazione e instabilita' posturale e quelli psicologici, ancora piu' pericolosi, come la depressione.
LA COLLABORAZIONE. Il percorso, attivato in collaborazione con lo studio di "Psicologia e Pet Therapy" di Ancona diretto dalla psicologa Alessia Scarnera, comprende incontri di 30 minuti, una o due volte a settimana per un periodo di tre mesi. Include esercizi di contatto con il cane quali accarezzarlo, spazzolarlo e nutrirlo nella maniera corretta, oltre ad attivita' piu' dinamiche e ludiche, tra cui la conduzione al guinzaglio, il lancio della pallina, il salto dell'ostacolo e del cerchio, tira e molla, il passaggio all'interno del tubo e il riporto dell'oggetto.
I risultati. Dopo un'iniziale difficolta', i partecipanti dimostrano di gradire la vicinanza e il contatto con l'animale. E' stato verificato finora l'effetto benefico dell'esperienza nello stimolare la vitalita' degli anziani ed una maggiore propensione nell'affrontare le altre terapie. "Da parte di pazienti e familiari si riscontra una risposta positiva che invita a dare continuita' all'esperienza, in modo da integrare questo servizio nei programmi di riabilitazione in maniera strutturata", conclude Mercante dell'Irccs Inrca- Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per Anziani- di Ancona.
(Wel/ Dire)