Terremoto, le donne ricostruiranno Italia centrale
Castelbianco (Ido): Come a L'Aquila, sanno creare la casa ovunque
(DIRE-Notiziario settimanale Psicologia) Roma, 8 nov. - "Le domande piu' ricorrenti dei cittadini colpiti da un sisma riguardano il cosa fare: andare nei luoghi di accoglienza distanti dalle citta' d'origine? Tornare ad abitare nelle case colpite dal terremoto? Dubbi del genere hanno gia' invaso le menti dei cittadini aquilani e noi, come equipe di psicoterapeuti presenti nelle situazioni di emergenza e di post terremoto, abbiamo avuto la possibilita' di osservare le dinamiche di risposta e capire quanta consapevolezza c'era nella decisione.
Tutti sperano di ritornare nelle loro abitazioni e rivivere la vita di prima in modo normale, ma per fare questo occorrono due cose: l'aiuto del governo, affinche' metta a disposizione le necessarie risorse economiche e pratiche, e la decisione al femminile". Cosi' Federico Bianchi di Castelbianco, psicoterapeuta dell'eta' evolutiva e direttore dell'Istituto di Ortofonologia (IdO) che dal 2009 assiste le famiglie e i bambini vittime di terremoti.
"Le risposte emotive che seguono una scossa devastante sono simili nei luoghi- rivela lo psicoterapeuta-, abbiamo infatti riscontrato le stesse reazioni tra gli abitanti delle zone dell'Italia centrale e gli Aquilani nel 2009. Posso affermare che a ricostruire il tessuto sociale sono state le donne. Sono state loro a tenere unita la famiglia, a mantenere ferma l'attenzione sui figli, a gestire le difficolta' relazionali. Hanno retto il trauma e le conseguenze del trauma anche nei momenti piu' difficili- continua Castelbianco-, hanno tenuto insieme le piccole parti che altrimenti sarebbero andate disperse, hanno mandato i figli a scuola, trasformato i container o le abitazioni provvisorie in luoghi caldi e accoglienti, cucinando pure quando mancava tutto".
Chi potra' quindi rispondere sul tornare o meno ad abitare nei luoghi d'origine? "Le mogli, le madri, le sorelle, le fidanzate, le compagne, quelle persone che sono il collante della societa' attuale. È incredibile questa forza e questa capacita' tutta al femminile di gestione che purtroppo oggi viene poco riconosciuta. Il paradosso- rivela il direttore dell'IdO- e' che assistiamo alle forme di aggressivita' e violenza contro le donne quando dovremmo proteggerle tutti, essendo loro capaci di sopportare e prendersi sulle spalle il peso di un trasloco nelle situazioni piu' disperate. Solo le donne sono in grado di ricreare la casa in altri luoghi e, se vorranno,- conclude- riusciranno a riportare le famiglie nei paesi d'origine".
(Wel/ Dire)
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